Internazionali d'Italia di Tennis deserti: un altro schiaffo a Roma Capitale

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di Marco Lobasso
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Mercoledì 9 Settembre 2020, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 17:55
I conti non tornano: dal 14 al 21 settembre gli Internazionali di tennis di Roma al via senza pubblico, dal 21 settembre all'11 ottobre il Roland Garros a Parigi con 11.500 spettatori al giorno. Eppure i dati della pandemia parlano chiaro: in Francia 2 giorni fa i nuovi casi positivi erano quasi diecimila, da noi poco più di mille. La decisione del Cts, avallata dal Governo, di lasciare il Grande Tennis senza spettatori crea imbarazzo e tanto malcontento. Nel nostro Paese hanno riaperto cinema, teatri e, in certe regioni, anche stadi di calcio (a Castel di Sangro c'erano mille tifosi sugli spalti per il Napoli), ma il Grande Tennis di Roma no. Eppure il Foro Italico, con i suoi spazi enormi, sarebbe stato perfetto per ospitare pubblico in sicurezza.

Due piani dettagliati della Federtennis per la riapertura sono stati bocciati dal Cts, uno era identico a quello del Roland Garros. Il presidente Binaghi ha denunciato «la grande ingiustizia che hanno subito il tennis e Roma».

Anche solo poche migliaia di spettatori ogni giorno al Foro Italico avrebbero offerto a tutta la Capitale linfa vitale, dagli hotel ai ristoranti, ridando movimento turistico ed economico alla Capitale d'Italia. Con questa assurda decisione Nadal o Berrettini vincerebbero, sì, ma in uno stadio deserto. Roma, i romani e tutti gli appassionati di tennis perderebbero 6-0 6-0.



 
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