L'Italia delle riserve non supera l'esame: vince l'Irlanda 1-0, gol di Brady

L'Italia delle riserve non supera l'esame: vince l'Irlanda 1-0, gol di Brady
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Mercoledì 22 Giugno 2016, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 15:54

dal nostro inviato
LILLA Conte cade alla terza gara. E' il suo primo ko in una partita da 3 punti, dopo quelli in amichevole contro il Portogallo, il Belgio e la Germania. Ma, a perdere contro l'Irlanda che si qualifica (avrà la Francia), è l'Italia di scorta. Da due giorni il ct e i suoi giocatori pensano alla Spagna, da affrontare lunedì pomeriggio a Parigi. Anche chi va in campo e si dovrebbe mettete in mostra per avere spazio nella competizione sembra con la testa agli ottavi. Il tasso tecnico si abbassa quanto la concentrazione. La Nazionale, dall'Europeo del 2000 in Belgio e Olanda, non fa l'enplein. E a Lilla, dopo 4 gare senza prender gol, ne subisce uno. Con errore evidente di Sirgu: uscita a vuoto su cross di Hoolahan e colpo di testa a porta vuota di Brady. Stesso punteggio del mondiale '94.
 


POCA SCELTA
Il turnover serve solo a risparmiare i titolari, visto che sul manto indecente dello Stade Pierre Mauroy è grande il rischio di farsi male. La rotazione, per il resto, non paga, perché le riserve non entrano proprio in partita: da Sirigu a Ogbonna, da Bernardeschi a Sturaro. Gli attaccanti Immobile e Zaza, di nuovo in coppia dall'inizio, non sono efficaci e restano ancora a digiuno: entrambi, solo 1 gol a testa nelle 23 gare dell'attuale ct, non segnano dal settembre 2014. Anche Thiago Motta, il regista diffidato, non dà una mano a chi debutta nella competizione. Deludono, insomma, gli otto nuovi. Non solo loro, però. Bonucci sta attento a non farsi squalificare, Barzagli è stanco e Florenzi fa confusione: pure i tre titolari sono in serata no o, probabilmente, risparmiano le energie per la sfida contro i campioni d'Europa in carica. Insigne colpisce il palo, con destro a giro, ed El Shaarawy prova a imitarlo: sono loro i più intraprendenti, ma entrano quando l'Italia è già a Parigi. E Conte, al Saint Denis, dovrà ritrovare almeno l'organizzazione.

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