Totti, Allegri e Antognoni nella Hall of fame del calcio

Totti, Allegri e Antognoni nella Hall of fame del calcio
2 Minuti di Lettura
Martedì 19 Febbraio 2019, 16:33 - Ultimo aggiornamento: 16:44
La Hall of fame azzurra del calcio italiano si arricchisce di altri undici grandi personaggi del pallone italiano, una formazione di protagonisti di varie epoche. Ne entrano a far parte Francesco Totti, Massimiliano Allegri, Giancarlo Antognoni e Gianni Brera: e ancora Antonio Matarrese, Javier Zanetti, Nicola Rizzoli, la ct delle azzurre Milena Bertolini, Igor Trocchia, Amedeo Amadei e Gipo Viani (alla memoria). Due le novità dell'8/a edizione del premio, istituito nel 2011 dalla Figc e dalla Fondazione del Museo del calcio, per celebrare giocatori, allenatori, arbitri e dirigenti che hanno lasciato il segno in questo sport: un premio al fair play dedicato a Davide Astori, che è andato a Trocchia, e un riconoscimento speciale assegnato a Brera. I nuovi undici vanno ad arricchire una rosa di 88 stelle: tre le bandiere storiche di Roma, Inter e Fiorentina come Totti, Zanetti e Antognoni, l'attuale designatore della Can A Rizzoli, l'ex presidente federale Matarrese e la Ct azzurra Bertolini premiata insieme al tecnico italiano più vincente degli ultimi anni, Allegri.

Ai premi alla memoria per Amadei e Viani, si aggiunge quello al fuoriclasse del giornalismo sportivo come Gianni Brera. Trocchia, allenatore delle giovanili del Pontisola si è aggiudicato il premio Astori per aver ritirato la sua squadra da un torneo a seguito delle offese razziste ricevute da un suo giocatore: un gesto che gli è valso anche l'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
A decretare i vincitori la giuria composta dal presidente dell'Unione Stampa Sportiva Italiana Luigi Ferrajolo e dai giornalisti Alberto Brandi (direttore di Sport Mediaset), Federico Ferri (direttore di Sky Sport), Xavier Jacobelli (direttore di Tuttosport), Andrea Monti (direttore della Gazzetta dello Sport), Piercarlo Presutti (capo della redazione sportiva dell'Ansa), Enrico Varriale (vice direttore Rai Sport e responsabile del Calcio) e Ivan Zazzaroni (direttore del Corriere dello Sport e del Guerin Sportivo). Alla riunione della commissione ha preso parte anche il presidente della Figc Gabriele Gravina, che ha sottolineato come «in una Federazione impegnata quotidianamente nell'attuazione di un'opera riformatrice, tramandare la memoria assume un valore straordinario perché la crescita del sistema calcistico passa necessariamente dalla celebrazione degli esempi virtuosi». La cerimonia di premiazione si terrà a maggio a Firenze e i vincitori doneranno un cimelio simbolico della loro carriera al Museo del Calcio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA