Cuore di Stendardo. Il doppio ex: «Lazio-Juve mai così bella. Anche senza Immobile e Dybala»

Cuore di Stendardo. Il doppio ex: «Lazio-Juve mai così bella. Anche senza Immobile e Dybala»
Cuore di Stendardo. Il doppio ex: «Lazio-Juve mai così bella. Anche senza Immobile e Dybala»
di Daniele Petroselli
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Giovedì 18 Novembre 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 10:50

Lazio-Juventus ma anche Inter-Napoli ad animare il weekend di serie A. Guglielmo Stendardo analizza una delle giornate chiave della stagione italiana. Un doppio ex che conosce bene le squadre di Sarri e di Allegri, lui che è stato difensore della Lazio dal 2005 al 2008 e dal 2009 al 2012, mentre nel 2008 ha vestito la maglia della Juventus. 


Lazio-Juve, una partita piena di significati.
«E’ una sfida tra tecnici di grande qualità.

Sarri dà una precisa identità alle sue squadre, con 4-3-3 collaudato, con esterni abili nell’uno contro uno, con una linea difensiva molto alta. Allegri gestisce di più la gara e punta sulla fase difensiva prima di quella offensiva, dove si affida molto ai duelli, visto che Dybala, Cuadrado e Chiesa in ogni momento possono fare la differenza con giocate individuali».


Immobile, criticato in Nazionale, rischia di saltare la sfida. Così come Dybala. Chi ci guadagna e chi ci perde?
«Critiche ridicole a Immobile, lo dicono i numeri. Ciro è determinante sia con la Lazio sia con la Nazionale. E comunque, nelle partite in cui è mancato non abbiamo fatto un tiro in porta. E’ il miglior attaccante che abbiamo in Italia. Sarebbe un’assenza pesante, più di quella di Dybala. Sarà una partita molto equilibrata, la Lazio ha più possibilità di vincere, all’Olimpico il pubblico può fare la differenza».


Juve fuori dai giochi scudetto?
«Sì. Può succedere di tutto ma credo che Milan e Napoli al momento sono quelle che si giocheranno il titolo fino alla fine. Poi ci metto l’Inter, anche se contro il Napoli arriva una partita che dirà tanto sul suo campionato. Penso che il Napoli abbia l’entusiasmo e un allenatore che fa la differenza. Ha un Koulibaly incredibile, Anguissa a centrocampo è l’acquisto più importante in Serie A. Il Milan invece ha tanti giovani ma anche un Ibra che sembra sempre quello di dieci anni fa. Per me sarà una lotta aperta. L’Inter può sperare ma senza Hakimi e Lukaku ha perso tanto».


Come si spiega il rendimento diverso della Juve tra Europa e campionato?
«Episodi. Col Chelsea ha fatto una gara equilibrata, ha avuto anche la fortuna di vincerla. In campionato invece ha sbagliato proprio l’approccio ad alcune partite. Ma al di là di questo, è una squadra che non convince. Non ha trovato ancora quell’equilibrio che Allegri ha sempre avuto nelle sue squadre. Ha bisogno di tempo per ripartire».


Deluso da Mourinho e dal suo rendimento alla Roma?
«E’ un allenatore che stimo tantissimo, ma non è che lui può risolvere tutti i problemi. Se la squadra ha delle carenze strutturali, Mourinho non può colmare tutte le lacune che già c’erano con Fonseca. La Roma deve muoversi sul mercato se vuole crescere».

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