Spagna, Piqué: "Un indipendentista può giocare nella Roja"

Gerard Piqué
Gerard Piqué
di Marco Zorzo
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Ottobre 2017, 23:30
MILANO - Anche questa volta ci ha messo la faccia. E ha voluto fortemente una conferenza stampa chiarificatrice. Un po’ come fanno gli sportivi americani quando devono spiegare cose importanti. 
Questo è Gerard Piqué, difensore del Barcellona, orgoglioso di essere catalano, ma che strizza l’occhio alla Roja. Dalle lascrime di domenica alle parole di ieri. Con tanto di puntualizzazione in sala stampa a Las Rozas, quartiere generale della Nazionale spagnola in quel di Madrid: «Sono qui per spiegare tutto».

Il tutto sta per le polemiche esplose legate al Referendum sull’indipendenza della Catalogna domenica scorsa: «Se ho pensato di lasciare la Nazionale? Sì, ma ho deciso che era meglio restare e provare a girare la situazione. Questa squadra è una famiglia per me. Anche un indipendentista può giocare con la Spagna, ma non è il mio caso. Sono convinto che con il dialogo e il rispetto si possa ricondurre questa situazione: sono sicuro che se portassi a cena chi mi odia riuscirei a convicerlo a non fischiarmi più».

Ramos? Un amicone Ecco il Piqué-pensiero sul compagno di reparto in Nazionale, capitano del Real: «Il rapporto con Sergio è fenomenale, su di noi sono state dette e scritte un sacco di bugie al proposito. Andiamo tanto d’accordo che stiamo per aprire un’attività economico insieme...».

Secessione, che parolone. Catalogna e Spagna come Unione e Confederati (1861-65) in America? Gerard la vede così: «La Spagna e la Catalogna sono come padre e figlio dove il figlio ha 18 anni e chiede di andare via di casa... E come se non venisse considerata la realtà della Catalogna. La gente segue solo la comunicazione in tv, non capisce davvero cosa stiamo passando. Ho parenti e amici lì che soffrono questa situazione».

Il discorso del re? Mah... A Piqué la politica piace, ma non ha seguito il discorso del re Filippo VI in televisione: «Stavo giocando a carte... Se sono preoccupato della possibile dichiarazione lunedì prossimo d’indipendenza della Catalogna? Sinceramente non ci ho ancora pensato, sicuramente penso alla sfida con l’Albania (domani, ndr), molto importante e per nulla scontata». Que sabe?
© RIPRODUZIONE RISERVATA