Sono passati 15 mesi da quel 4 ottobre 2020, quando il Napoli fu bloccato dall’Asl territoriale, a causa dei contagi Covid, e non partì per Torino non presentandosi in campo contro la Juventus. Un precedente che all’epoca scatenò tantissime polemiche. E adesso la storia potrebbe ripetersi. L’Asl di Caserta, competente per Castelvolturno, in queste ore sta valutando se far partire il Napoli con destinazione Torino, per la gara con i bianconeri del 6 gennaio. Ieri il club azzurro ha registrato la positività del tecnico Luciano Spalletti e dei calciatori Mario Rui, Malcuit e Boffelli. Oltre che avere altri tre giocatori positivi: Osimhen, Lozano ed Elmas, che però non sono mai tornati a Napoli dalle ferie natalizie. Insomma, la serie A è a un passo dal caos. Il Covid dilaga, la variante Omicron sta mettendo in ginocchio le società: sono quasi un centinaio adesso i positivi al coronavirus tra giocatori, allenatori e membri dello staff. Se la giornata di lunedì 3 gennaio si era chiusa con il comunicato del Milan, che annunciava il caso di Tatarusanu, ieri se ne sono aggiunti altri (uno anche tra i rossoneri). Una lista infinita, che mette a repentaglio il regolare svolgimento della prima giornata di ritorno, in programma domani. La prima notizia è stata quella del focolaio divampato al Verona con 10 positivi (otto calciatori) ed è a rischio la gara contro lo Spezia. Da ricordare, e vale per tutti, che da quest’anno si gioca sempre al di là dei casi positivi in rosa. Una sola eccezione: ci si ferma se l’Asl territoriale dice stop e mette in quarantena l’intera formazione. Come è accaduto, tra l’altro, alla Salernitana. Che, bloccata dopo un focolaio Covid di sette giocatori, non è partita per Udine e non è scesa in campo il 21 dicembre al Friuli.
Caos Salernitana
Nel frattempo, proprio la Salernitana è arrivata a quota 11 positivi (nove giocatori) e altri 25 in isolamento.
La situazione non è migliore in serie B. L’annullamento delle ultime due giornate di campionato del 2021 (quelle del 26 e 29 dicembre), hanno soltanto messo una toppa al problema Covid. Ma era evidente a tutti, già il 23 dicembre scorso, quando è stata presa la decisione, che i guai veri dovessero ancora arrivare. Anche qui l’andamento della curva epidemiologica nel campionato segue quella del Paese: se ne contano addirittura più di 120. Tantissimi i focolai. Addirittura 20 casi nella Reggina. Alla Ternana sono 17, al Vicenza 15 e al Frosinone 14. Ma non sono messi meglio al Crotone (11), all’Ascoli (6), al Benevento e alla Cremonese (5). Nel Parma è risultato positivo Buffon. Il Brescia cerca di andare oltre: i componenti del gruppo squadra hanno già completato il ciclo vaccinale con il booster o hanno prenotato la terza dose senza indugi. Nel volley, invece, possibile focolaio a Chieri (almeno quattro atlete) che impedirebbe alla squadra di Giulio Bregoli di scendere in campo nella semifinale di oggi, contro Novara, della Final Four di Coppa Italia (la finale è in programma nel giorno dell’Epifania).
In Europa
Se la serie A piange, il resto d’Europa non ride. In Premier il Liverpool ha richiesto il rinvio della semifinale di andata della Carabao Cup di domani con l’Arsenal. In Francia, nel Psg, è risultato positivo Gigio Donnarumma (due giorni fa anche Lionel Messi), mentre in Bundesliga il Bayern Monaco ha ufficializzato la positività di Sané e Upamecano. Un vero e proprio focolaio considerando i casi di Lucas Hernandez, Nianzou, Neuer, Coman, Tolisso e Richards. Infine, in Spagna è positivo Joan Laporta, presidente del Barça, e in Turchia Balotelli.
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