Sampdoria-Genoa, segna Jankto, pari di Scamacca. Il derby finisce pari

Sampdoria-Genoa, segna Jankto, pari di Scamacca. Il derby finisce pari
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Domenica 1 Novembre 2020, 20:44 - Ultimo aggiornamento: 23:04

Il derby della Lanterna accontenta e scontenta tutti. Accontenta, perché tutto sommato non perdere aiuta a proseguire il cammino con serenità dato che le due squadre viste questa sera al Ferraris hanno ancora margini di crescita, soprattutto con il pieno recupero di alcune delle loro pedine fondamentali. Scontenta, perché sull’1-1 da una parte (soprattutto Samp, con il palo di Balde e l’incredibile tap-in mancato da Damsgaard) e dall’altra (l’indecisione di Pjaca a tre passi da Audero) ci son state occasioni importanti per vincere la partita e generare entusiasmo tra i propri tifosi, privati dall’emergenza Covid-19 per la seconda volta, la prima a luglio,  delle emozioni di della stracittadina.

Dopo la doppietta realizzata in Coppa Italia, Scamacca si merita nuovamente la fiducia di Maran come terminale offensivo. Lo sostengono Pandev e Zajc, si accomoda in panchina Pjaca. La sorpresa Damsgaard parte titolare, a sinistra. In attacco Quagliarella e Ramirez, con Candreva e Keita pronti a subentrare.

Il Genoa mette più energia nei primi  minuti, ma pian piano la Sampdoria riesce a prendere il possesso delle operazioni con un buon giro palla.  La difesa di Maran chiude ogni spiffero, Quagliarella si prende subito un giallo per un brutto intervento su Goldaniga (ammonito al 18’). Nei primi 20 minuti, i tentativi di Augello e Ramirez son  velleitari. Non così Jankto: al 23’ l’esterno lascia sul posto Criscito e di sinistro angola splendidamente. Perin non arriva, la Samp è in vantaggio con il secondo gioiello consecutivo del ceco dopo quello di Bergamo. Vane le proteste dei giocatori di Maran per un presunto fallo di Ekdal su Pandev a inizio azione. Una gioia di breve durata: il Genoa si rialza immediatamente, sfiora il gol al 26’ quando Zapata, di testa, obbliga Audero a un prodigioso intervento ma il portiere blucerchiato nulla può sul potente destro di Scamacca, assistito da Lerager, al 28’. Gol all’esordio da titolare in serie A.

La Sampdoria alza il baricentro della propria azione ma, al di là di una serie di pericolosi calci d’angolo consecutivi, non crea patemi a Perin.

Da uno svarione di Bereszynski, al 39’, nasce una ghiotta occasione per il sorpasso rossoblù: tacco di Scamacca per Rovella, il tiro è deviato fuori d’un soffio.

Nessun cambio nell’intervallo. I primi minuti sono molto spezzettati, con tanti falli di lieve gravità. Da buona posizione, al 50’, Pandev calcia tra le braccia di un attento Audero. Ranieri prova a spostare gli equilibri del match con gli innesti di Verre, Balde e Silva. Al 70’ proprio Balde va vicino al 2-1: Perin si salva con l’aiuto del palo, poi l’incredibile tiraccio di Damsgaard a porta spalancata. Dall’altra parte, l’indecisione è fatale a Pjaca quando è solo davanti ad Audero. L’1-1 finale è giusto. Meglio il Genoa per 45 minuti, poi la Samp, con i cambi, sale decisamente di tono ma non basta per vincere.  

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