Quarta vittoria in campionato per la Roma di Mourinho, che ritrova il feeling con i tre punti subito dopo l'amara sconfitta di Verona, patita dopo essersi fatti rimontare una rete di vantaggio. Contro l'Udinese però la musica cambia, e la difesa giallorossa dopo il gol di Tammy Abraham stringe le maglie e non permette ai friulani di andare a segno, e anche quando l'ultimo bastione viene saltato c'è sempre Rui Patricio, un'altra volta in versione "oggi chiuso" che prende tutto e rassicura tutti. A fine partita lo Special One ai microfoni ha commentato il ritorno alla vittoria dei suoi.
Roma-Udinese 1-0, le parole di Josè Mourinho a fine partita
Grande carattere? «La partita dopo una sconfitta è sempre difficile dal punto di vista emotivo.
«Pellegrini? Se ci sono dei modi legali per fare in modo che domenica contro la Lazio giochi lo faremo, ma non è normale che una persona possa decidere che quello è un fallo da giallo. Cosa manca per arrivare al livello delle più grandi? Un po' di tempo sicuramente, e anche qualcosa di più di cui non discuterò qui. Ora sono concentrato a far crescere la squadra e i giocatori. Il club a livello organizzativo lavora benissimo con tutte le sue persone. Io do il miocontributo basato sulla mia esperienza e conoscenza. Ma abbiamo bisogno di tempo e di qualcosa in più». Poi stuzzicato sul se manchi qualche giocatore: «Anche la dirigenza ha bisogno di tempo. La proprietà si preoccupa sia dell'oggi che del domani e del dopodomani. Le cose bisogna farle rispettendo la sostenibilità. Per adesso 5 partite con 4 vittorie è un gran risultato. Bisogna continuare così. Calafiori? Ha giocato bene le ultime partite perché ha rischiato di più, non si è limitato al compitino. è stato fantastico anche sul gol, deve avere più fiducia in se stesso e nel suo corpo, nonostante ha avuto problemi gravi. Non si deve spaventare con piccole cose e chiedere il cambio alla prima sensazione negativa. Deve essere più uomo, ma ha anche un cuore grande che batte di giallorosso sin da quando era bambino. Oggi sarà molto contento e io sono contento per lui, ma bisogna lavorare».