Domani la Roma affronterà il Bologna nel turno infrasettimanale di campionato (ore 18 stadio Dall'Ara). Mourinho contro Mihajlovic, una sfida tra due amici come ha rivelato il portoghese: «Ha dimostrato un coraggio incredibile e questo ti fa diventare subito solidale. Rispetto l’ammirazione perché gente come lui può influenzare tanti altri. C’è tanta gente che soffre di questo problema e lui non si è mai nascosto, ha sempre lavorato in un mondo come il nostro». Ecco la conferenza stampa integrale.
Nell’emergenza sono nate opportunità, resta solo un fatto emergenziale o nel calcio moderno bisogna rifarsi ‘al tutti fanno tutto’?
«Bisogna avere un gruppo forte, empatico e che vuole fare bene. Il credito è principalmente dei giocatori che non giocano tanto come Diawara. Lavorare tanto durante la settimana con questa professionalità permette di avere pochi problemi e chi gioca lo fa con grinta e amicizia. Come Kumbulla che entra per un minuto in cui ha fermato una giocata pericolosa, prende un giallo, prende la punizione, marca Milinkovic-Savic ed esce felice perché ha lavorato per la squadra. Più che lavoro mio, è un credito dei giocatori».
C’è un gruppo di squadre, tra cui la Roma, che può approfittare degli stop in alta classifica?
«Per qualche ragione loro sono lì. Il campionato non è un’autostrada in cui non ti fermi mai, perdi giocatori e punti in classifica. Inter, Atalanta e Milan erano lì l’anno scorso e sono lì adesso, il Napoli anche. Sono lì per qualche ragione, se noi possiamo essere vicino a loro e fare i nostri punti è meglio, è più motivante. Invece, di essere a 20/30 punti di distanza sei a 7/8 e hai una sensazione positiva».
Se Karsdorp avrà bisogno di riposare, El Shaarawy potrà giocare a destra?
«Non lo so perché non lo abbiamo mai provato, ma se dovesse arrivare il momento di difficoltà anche lì, potrebbe giocare in quella posizione. Lui si sente giocatore, è da tanto che non giocava 90 minuti. Dopo un periodo in Cina un giocatore perde un determinato livello di gioco, sta facendo una stagione in crescendo e se deve giocare a destra lo farà. Ora abbiamo Vina terzino sinistro e potremmo avere Stephan più offensivo o come un’opzione a Karsdorp».
Smalling deve essere gestito o può giocare tutte le partite?
«È un grande giocatore, ma in questo momento abbiamo disponibili Kumbulla, Mancini e Ibanez non è un problema farlo giocare per forza. Parliamo con lui, ha giocato l’altro ieri e domani prenderemo la decisione, sarà importante anche l’opinione dei giocatori, al di là dei dati sul controllo di sforzo e gps. Nel caso di Smalling se lui domani mattina mi dice che si sente benissimo giocherà, se mi dice che sta a 99% lo proteggerò».
Mihajlovic ha speso parole molto belle nei suoi confronti…
«Sinisa non deve ringraziarmi, perché quello che ho fatto l’ho fatto col cuore. È uno dei miei, è un super amico di un grande amico e un super amico di un grande amico mio diventa un grande amico mio.
Chi è l’amico?
«Dejan Stankovic, mio fratello piccolino»
La Roma ha chiuso 9 partite su 21 senza subire gol, quanto è importante il dato e Rui Patricio?
«Sia il dato che Rui sono importanti, ma la squadra è più importante. Anche con Rui abbiamo sofferto a Verona e Venezia, non è solo lui ma anche la squadra. Se la squadra difende da squadra è più facile per lui, poi durante la partita ci sono dei momenti in cui non riesci a fare tutto».
Domani torna dalla squalifica di Veretout, tornerà a un centrocampo precedente?
«Vediamo se possiamo avere Cristante e Villar o uno dei due. Sono passati 13/14 giorni, i giocatori non hanno sintomi da tanti giorni, si stanno allenando benissimo a casa, ma con il nostro controllo. Aspettiamo se ce la faranno o meno». A fine conferenza Mourinho ha spiegato che entrambi non viaggeranno con la squadra, faranno il tampone in serata e se risulterà negativo raggiungeranno Bologna domani mattina.
Zaniolo in questo nuovo sistema può essere utile come Mkhitaryan?
«Nei momenti di difficoltà è importante che la gente sia disponibile per tutti i ruoli. Dobbiamo fare la differenza tra cose possibili o impossibili. Se mi chiedete se nella difesa a tre può giocare terzo vi dico che è impossibile. Lui può giocare come mezzala, come centrocampista o come dieci. Con la mentalità e l’empatia si può fare tutto. Abbiamo giocato con lui come ala per tanto tempo e il ruolo più simile è quello in cui è stato in queste due partite. È un po’ come Carles Perez che è stato sempre un’ala destra e nelle ultime gare ha giocato mezzala assieme a Zaniolo. Ora abbiamo perso Pellegrini fino a gennaio, vedremo partita per partita e giorno dopo giorno cosa accadrà. Magari succederà qualcosa di positivo, dovremo gestire le cose come vengono».