L'Inter ha battuto per 3-0 la Roma all'Olimpico in un anticipo dell sedicesima giornata di Serie A.
Le pagelle della Roma
Rui Patricio 4,5: Un gol da calcio d’angolo è uno smacco che pesa nelle partitelle in cortile figuriamoci in questi scenari. Nulla può su Dzeko, poi rischia di beccarne un altro da corner prima di salvare col manone di nuovo su Edin.
Mancini 4,5: Correa gioca allo schiaffo del soldato senza farsi mai beccare. Il capitano di giornata cerca di corrergli dietro ma finisce sempre per fare la figura del pollo
Smalling 5: Conosce bene Dzeko, ma è vero anche l’inverso. E a parità di conoscenze vince sempre il più forte. Il bosniaco lo coglie impreparato in più di una situazione, tra cui quella del gol che condanna i giallorossi già dopo 20 minuti
Kumbulla 4,5: Paradossale dirlo ma è quello che può uscire dall’interrogatorio a lampada in faccia con meno capi di imputazione precisi. Il problema è il senso di incertezza generale
Vina 4,5: Prepotenza tanta, coraggio pure. Lucidità poca, a volte niente. Vedi il gol di Dumfries sul quale si fa beffare come un ragazzino ma vedi pure quando prova ad avvicinarsi all’area avversaria
Cristante 4,5: Partecipa all’orrore sul calcio d’angolo letale e diventa un immaginario pungiball di Barella e Brozovic.
Mkhitaryan 5,5: In partite dai ritmi bassi può dare sfoggio di uno stile impeccabile.
Veretout 5: Parte col bavero alzato come non accadeva da un po’ ma regala l’angolo dal quale nasce il gol interista. E da quel momento in poi diventa pure lui un facile bersaglio della manovra nerazzurra.
Ibanez 5: A Roger viene chiesto di fare l’esterno nello schieramento a cinque. Cosa ne esce? Una sofferenza totale con tanto di giallo a metà del primo tempo. Perisic lo grazia nella ripresa.
Zaniolo 4,5: Urge tutela ma pure maggiore attenzione vedi il posizionamento su angolo di Calhanoglu e il giallo che costa una squalifica. Il resto è tanto fumo e niente arrosto a parte il tiro sull’esterno nel finale.
Shomurodov 4,5: Tanta inesperienza contro una coppia di corazziere come quella formata da Skriniar e Bastoni. Si sbatte e si prodiga ma la voce tiri in porta riporta ancora uno zero spaccato
Mourinho 4: Poca grinta, tanti errori e molta paura di non riuscire ad arrivare nemmeno in Europa League. L’alibi delle assenze non bastano. Settima sconfitta in 15 partite e un senso di inferiorità pazzesco
Le pagelle dell'Inter
Handanovic sv: Nel primo tempo si mette a contare i seggiolini tanta è la noia. Nella ripresa si fa notare solo per una uscita non perfetta
D’Ambrosio 6: Dei due esterni è quello che resta più in casa. La porta è socchiusa ma tanto non entra nessuno
Skriniar 6,5: Come al solito granitico anche se non c’è nemmeno troppo da impensierirsi contro questo Shomurodov.
Bastoni 7: Altra prova di lucidità difensiva e bravura d’impostazione oltre all’assist per Dumfries. La Nazionale ha pronto il dopo Bonucci (30’st Di Marco sv: rappresentanza)
Dumfries 7: Beffa Vina e conduce una serata allegra su una fascia che presiede senza sforzi. Decisivo nel primo tempo quando devia un tiro a botta sicura di Mkhitaryan
Barella 6,5: Non infierisce sull’amico Cristante. Copre e riparte senza problema alcuno e nella ripresa becca un giallo esagerato (13’st Vidal 6: subito una occasione, poi si adegua al ritmo di allenamento)
Brozovic 6,5: Gioca con la matita sull’orecchio, senza strafare ma sapendo sempre dove andare a disegnare la giusta traiettoria.
Calhanoglu 7: Magia dall’angolo in un periodo d’oro. Il turco non si ferma più e può diventare uno dei più grandi rimpianti milanisti (38’st Sensi sv)
Perisic 6,5: Con Ibanez e Mancini ha la possibilità di sfoderare tutti i colpi del suo repertorio. Si placa nella ripresa
Dzeko 7,5: Ex più amato che detestato, e ci mancherebbe. Non esulta ma mette il marchio di ferro sul match con un gol dei suoi e produce quel lavoro di reparto che tanto manca alla Roma. Esce in un mix di fischi e applausi (30’st Vecino sv)
Correa 7: Gira intorno a Dzeko con una precisione ammirevole. Movimenti che fanno bene a tutto il reparto (13’st Sanchez 6: meno concreto di Correa)
Inzaghi 7,5: Vittoria impattante sul campionato che per un ex laziale come lui vale doppio. L’Inter gioca a memoria e diventa padrone di un campo che conquista con fisico e bravura.