Roma-Genoa 2-1: Under più autogol di Zukanovic, DiFra va

Foto MANCINI
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Mercoledì 18 Aprile 2018, 17:52 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 13:06

Il successo, pure se striminzito e sofferto, fa comunque la differenza a 5 giornate dal traguardo: alla Roma basta il 2 a 1 contro il Genoa per riprendersi il 3° posto (ancora con la Lazio), lasciato per una notte all'Inter (nuovamente al 5° e a -1). Di Francesco si tiene stretta, insomma, questa vittoria che ha interrotto il digiuno di 3 turni. In più l'allenatore, nella full immersion che lo aspetta fino al 6 maggio (altre 5 partite, comprese le 2 contro il Liverpool), è riuscito a centrare l'obiettivo facendo riposare almeno 4 titolari come Manolas (in campo solo per una ventina di minuti e per tornare alla difesa a 3) De Rossi, Strootman e Nainggolan. Il turnover, allargato a più di mezza squadra con 6 novità post derby (più il ritorno al 4-3-3), ha però convinto solo nella prima mezz'ora, con Under bravo a sfruttare la punizione di Kolarov e a firmare il vantaggio. I panchinari sono usciti di scena presto. Nel centrocampo rivoluzionato hanno deluso Gonalons, lento e timido, e ancora di più Gerson, sgraziato e narciso. Solo Pellegrini non ha sbandato.

NUOVO CORTO CIRCUITO 
Nemmeno l'autorete di Zukanovic, ancora propiziata dal sinistro (stavolta su corner) di Kolarov, ha reso tranquilla la notte della Roma all'Olimpico dove ha già perso 7 partite (6 in campionato). Ballardini, passando dal 3-5-2 al 4-4-2 con Rossi accanto a Lapadula, ha spaventato Di Francesco. Pandev, prima di uscire, ha invitato all'errore Gerson e ha lanciato Lapadula, rapido nello scatto e nell'esecuzione davanti ad Alisson. Sul 2 a 1, i giallorossi sono usciti dal match. Nemmeno l'ingresso di Manolas, Schick e Strootman è servito a ritrovare la solidità. Medeiros ha sprecato la palla del pari nel finale del match e in precedenza Rossi ha trovato la manona di Alisson.

EGOISMO INACCETTABILE
Florenzi, nel recupero, ha calciato su Perin, ignorando Dzeko solo davanti alla porta vuota. Il centravanti si è infuriato con il compagno e, nell'azione successiva, se l'è presa con Schick che non si è allargato per ricevere il passaggio. Il nervosismo di Dzeko è comprensibile e sintetizza la prestazione della Roma. Già nel primo tempo è mancato l'altruismo. Che di solito, nel calcio, si paga. Contro il Genoa è andata bene. Ma non è il caso di festeggiare. Meglio rivedere certe azioni e certi comportamenti. Per la Champions di oggi e soprattutto per quella di domani.

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LE FORMAZIONI UFFICIALI
ROMA:
Alisson; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Gerson, Gonalons, Pellegrini; Ünder, Dzeko, El Shaarawy
GENOA: Perin; El Yamiq, Rossettini, Zukanovic; Lazovic, Hiljemark, Bertolacci, Rigoni, Laxalt; Pandev, Lapadula.

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