L'ambasciatore italiano a Tirana: «Qui c'è gente come fosse una guerra. Sono delinquenti, non tifosi»

L'ambasciatore italiano a Tirana: «Qui c'è gente come fosse una guerra. Sono delinquenti, non tifosi»
L'ambasciatore italiano a Tirana: «Qui c'è gente come fosse una guerra. Sono delinquenti, non tifosi»
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Mercoledì 25 Maggio 2022, 13:53

«Ai romanisti che sono già o stanno arrivando a Tirana e sono senza biglietto della partita, e credo siano tanti, dico di andare nella 'fan zonè a loro riservata, che è un parco praticamente 'sigillatò che si trova a sud dello stadio». A rivolgere questo invito è l'Ambasciatore d'Italia in Albania, Fabrizio Bucci, che si confessa «romano e romanista» e che sarà presente «con la mia sciarpa giallorossa al collo» questa sera all'Arena Kombetare per assistere alla finale di Conference League Roma-Feyenoord: «spero di godermi la partita».

Intanto ha approntato in ambasciata «una task force che da due giorni è al lavoro H24 per essere pronti a ogni evenienza e fornire assistenza.

Io, per prima cosa, devo assicurarmi che la macchina funzioni». Ma l'Ambasciatore Bucci vuole anche dire qualcosa su coloro, di fede romanista, che sono stati fermati dalle forze dell'ordine o perfino già rimpatriati. «Sono pseudo-tifosi - dice Bucci -. Alcuni di loro ci risulta che siano stati fermati perché hanno tentato di superare il cordone di protezione frapposto dalla polizia in centro. Altri sono stati trovati con coltelli, cric e mazze e allora, parlando da tifoso, dico che questo è sport, e non una battaglia. Chi va alla partita come se andasse in guerra è un delinquente e credo non ci sia altro da aggiungere». C'è il tempo anche di una raccomandazione: «il nostro forte suggerimento alle autorità di qui di non servire alcol in contenitori di vetro è stato ascoltato - dice l'Ambasciatore - ma è già da ieri che girano gruppi di supporter olandesi ubriachi e quando sono in queste condizioni diventano pericolosi, come si è visto ieri sera: fate attenzione».

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