Roma-Braga, Fonseca: «Mi piace se i giocatori si sacrificano». Mancini: «Ci rode non aver battuto le big»

foto mancini
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di Gianluca Lengua
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 16:26

La Roma batte il Braga 3-1 e si qualifica agli ottavi di Europa League. Paulo Fonseca perde Dzeko per un fastidio agli adduttori, ma sorride in vista della delicata sfida contro il Milan: «Sarà molto importante, come sono tutte le partite. Il Milan è una grande squadra sta bene. Noi dobbiamo recuperare i giocatori per preparare bene la partita. Edin? Penso che non sia niente di grave. Dobbiamo fare le valutazioni domani». Karsdorp e Veretout hanno fatto gli straordinari per via degli infortuni in difesa (assenti Ibanez, Smalling e Kumbulla): «Farli giocare fuori posizione non è facile, ma hanno fatto bene. A me piace quando i giocatori fanno questi sacrifici. La difesa? Vedremo, abbiamo altre possibilità in questo momento». E a proposito di difesa, Gianluca Mancini suona la carica in vista del match con i rossoneri che potrebbe rappresentare la prima partita vinta contro una big in questa stagione: «Ci rode tanto non esserci riusciti fino ad ora. Nel girone d’andata abbiamo fatto male con le big, anche se in campionato è difficile qualunque partita. Nel girone di ritorno bisogna cambiare qualcosa perché vogliamo puntare alla Champions League e gli scontri diretti vanno vinti. Ci siamo sempre sentiti un grande gruppo perché abbiamo reagito dopo aver preso le batoste. Nello spogliatoio ci siamo parlati e ci siamo detti che se vogliamo puntare alla Champions queste partite bisogna vincerle. Dobbiamo fare di più per arrivare tra le prime quattro, uno step per far sì che la Roma sia bella, determinata e pronta». Tra le star della serata contro il Braga c’è Stephan El Shaarawy tornato in ottima condizione dopo la mini-preparazione svolta dopo la firma sul contratto: «C’è ancora l’intesa con Dzeko, sono contento di questo e della vittoria. C’è tanto entusiasmo da parte mia, voglia di giocare e rifare ciò che fatto quando sono arrivato a Roma nel 2016. C’è un ottimo spirito nello spogliatoio, siamo bravi ragazzi che si aiutano. E’ importante per arrivare a grandi traguardi». Prestazione oltre la sufficienza anche quella di Bruno Peres che a giugno potrà partire a parametro zero: «Ho lavorato per fare bene, è la cosa più importante.

Cerco di essere disponibile quando l’allenatore mi chiama, poi quello che succederà dopo non lo so, io cerco di fare il meglio in campo, se mi rinnoveranno il contratto sarò felice». 

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