La Roma e la storia incredibile di quei bomber raccontati nel libro "Ho dimenticato come si fa gol"

La Roma e la storia incredibile di quei bomber raccontati nel libro "Ho dimenticato come si fa gol"
di Francesco Balzani
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Venerdì 27 Novembre 2020, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 19:24

Dall’Uragano Fabio Junior a Seydou Doumbia, dalla chioma bionda di Bartelt e Caniggia al flop Schick. Anche raccontare un fallimento, nella vita come nello sport, può strappare sorrisi e rievocare pensieri positivi. “Ho dimenticato come si fa gol”, la nuova opera di Alessandro Oricchio edito da Efesto e disponibile in tutte le librerie oltre che online, ci riesce raccontando la (più o meno lunga) Odissea di quegli attaccanti arrivati con squilli di tromba nella Roma e usciti tra fischi e risate della tifoseria giallorossa. Perché a Roma a volte ci si perde, e si perde pure l’intuito del goleador.

Quattordici le storie che hanno inizio nel 1990 e proseguono per un trentennio accompagnando le vite dei tifosi romanisti quasi in antitesi con i successi veri di Giannini e Totti.

Un tour nel romanismo vero e proprio. Quello che sogna, spera, esalta e poi resta deluso ma senza mai restarci davvero male. Perché la Roma è importante, ma è importante soprattutto saper ridere. E il giornalista Alessandro Oricchio, autore tra gli altri di “Totti, 307 volte in piedi per te” e “Ma chi abbiamo preso?”, ci riesce raccontando aneddoti inediti sui calciatori e definendo con ironia il lato più goliardico del tifo romanista. Un viaggio atipico nei nostri ultimi 30 anni, e anche un modo per sorridere un po’ in un 2020 terribile che a appena visto la scomparsa di Diego Armando Maradona. Lui sì che sapeva fare gol. E non lo ha mai dimenticato. 

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