Razzismo, scontro social tra la Roma e la Lega Serie A: «Ora ci vuole tolleranza zero». La risposta è polemica e i tifosi attaccano

Razzismo, scontro social tra la Roma e la Lega Serie A: «Ora ci vuole tolleranza zero». La risposta è polemica e i tifosi attaccano
Razzismo, scontro social tra la Roma e la Lega Serie A: «Ora ci vuole tolleranza zero». La risposta è polemica e i tifosi attaccano
di Simone Pierini
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Venerdì 27 Settembre 2019, 19:52 - Ultimo aggiornamento: 22:04
Un vero e proprio scontro su Twitter tra la Roma e la Lega Serie A sul tema del razzismo. Dopo la forte presa di posizone della società giallorossa, che ha daspato a vita un tifoso dallo stadio Olimpico colpevole di aver insultato su Instagram il difensore Juan Jesus, è arrivato un tweet indirizzato agli organi della Lega del campionato italiano. «State davvero pensando di affrontare seriamente il problema del razzismo nel calcio italiano, Lega Serie A? Ora ci vuole tolleranza zero». Scrive la Roma in un tweet citando appunto la Lega Serie A. 



Immediata la replica piccata. «Cara Roma, siamo tutti dalla stessa parte, insieme stiamo costruendo la squadra della Serie A contro il razzismo: aspettiamo con ansia da 3 settimane il nome del vostro ambassador!», si legge. Il riferimento è all'iniziativa intrapresa dopo i cori contro l'attaccante dell'Inter, Romelu Lukaku, dove aveva chiesto alle squadre di Serie A di individuare un calciatore per far parte della 'Squadra contro il razzismo' della Lega Serie A.
 

I tifosi tuttavia non hanno apprezzato la risposta bollando come «inutile» l'iniziativa della Lega Serie A. «Cara @SerieA, se la Roma non fornisce il nome è perché è una p******a senza fine. Fate qualcosa di serio. E non girate attorno al problema come avete sempre fatto», scrivono gli utenti. «Servono punizioni severe, supporto a società come Roma e Juve, a quelle che vogliono combattere il razzismo. E ci vuole la mano pesante verso quelle società che invece decidono di girare la testa dall’altra parte. Altro che squadra anti razzismo», si legge ancora. «Ah beh, allora con la Squadra della Serie A contro il razzismo scomparirà il razzismo dagli stadi. Ma per piacere! (PS: la conclusione del Vostro tweet è, a dir poco, stucchevole)», commenta un altro utente. 

In serata sono poi arrivate le parole dell'Amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo. «La battaglia contro il razzismo ci vede in prima linea insieme alle nostre Società - ha affermato - nei prossimi giorni presenteremo un progetto concreto insieme alle Forze dell'Ordine e a un grande partner internazionale per contrastare qualsiasi forma di discriminazione - ha aggiunto l'ad - Dobbiamo tutti insieme cacciare dal nostro mondo quelle persone che offendono gli altri sulla base di inesistenti differenze di razza, di religione, di orientamento sessuale o di qualsiasi supposta diversità. Il nostro impegno è massimo su questi temi perché il calcio deve liberarsi una volta per tutte da queste problematiche».

«In questo senso ho molto apprezzato l'azione della Roma - ha concluso De Siervo - che ha espulso a vita dal proprio stadio uno pseudo tifoso che aveva rivolto insulti di stampo razzista al calciatore Juan Jesus. Sono certo che tutti gli altri Club seguiranno l'esempio di quello giallorosso e che finalmente la stragrande maggioranza dei tifosi perbene riuscirà a godersi civilmente le partite nei nostri stadi».
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