Paolo Rossi star di quel “Real” Lanerossi Vicenza che incantò in serie A

Paolo Rossi star di quel “Real” Lanerossi Vicenza che incantò in serie A
di Marco Zorzo
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Giovedì 10 Dicembre 2020, 13:48 - Ultimo aggiornamento: 14:03

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles più che i Rolling Stones, che adorava la Disco Music e che alla domenica pomeriggio vedeva un centravanti mingherlino con la casacca biancorossa del Lanerossi Vicenza. Una squadra diventata mitica a fine Anni 70 e soprannominata da tutti Real. Un Lane che lottò per lo scudetto 77-78 con Madama Juventus e con un Toro fortisimo, quello dei gemelli del gol Pulici e Graziani. Una squadra veneta destinata a fare epoca, con un condottiero fiero e ferrarese dal nome di GB Fabbri e da un certo Paolo Rossi.

Quel cognone, il più diffuso in Italia, destinato a farci sognare, urlare, gioire ed essere fieri della nostra Nazionale.

Ma questo avverrà quattro anni dopo, nella indimenticabile estate del Mundial. Paolo non era ancora diventato Pablito, come il Sommo Maestro Gianni Brera lo battezzò. Insomma, l'hombre del Partido sarebbe diventato campione del Mondo, Scarpa d'Oro al Mundial e poi Pallone d'Oro.

 Il Paolo Rossi che ricordiamo portava la maglietta biancorossa fuori dai pantaloncini. E a suon di gol aveva riportato il Lanerossi in serie A. In tre anni all'ombra dei Berici Paolino era diventato uomo, sposato e bomebr di una squadra quasi perfetta, praticamente irripetibile nel calcio moderno. Forse si avvicina solo l'Atalanta, ma non la raggiunge. In tre stagioni 94 presenze e 60 gol con la maglia del Lane. Unico giocatore del Vicenza ad aver disputato un Mondiale (1978).

 

Una classifica marcatori vinta nel campionato cadetto ('76-77) con 21 gol e nella stagione successiva, quella della consacrazione in A (secondo posto del Lane con il Toro) la classifica cannonieri vinta nel massimo campionato con 24 reti. Tanto che spodestò Graziani in Nazionale, nel Mondiale argentino per poi fare coppia proprio con Ciccio quattro anni più tardi nel leggendario Mundial spagnolo. El hombre del Partido ci ha lasciati. E siamo tutti col magone. Tristi per aver perso il nostro Pablito. Lo abbiamo conosiuto, umile, disponibile, sempre con un sorriso pronto. E con il suo Lane nel cuore. Per sempre. Adios, Pablito. Lane Lane Lanerossi alè. Gesta indimenticabili di quel suo Real Vicenza al Menti. Ora farai gol lassù con Diego. Una coppia fantastica. 

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