Milan-Rio Ave, le pagelle: Calhanoglu e Theo Hernandez non tradiscono mai

Milan-Rio Ave, le pagelle: Calhanoglu e Theo Hernandez non tradiscono mai
di Luca Uccello
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Venerdì 2 Ottobre 2020, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 08:18
DONNARUMMA 5

Ne prende due senza mai sporcarsi i guanti bianchi prima.

CALABRIA 6

Continua a correre come un dannato per tutti i novanta minuti più recupero

KJAER 4

Sulla prima rete marca il suo diretto avversario a 3 metri. Colpe anche sul raddoppio.

GABBIA 4,5

Serve un centrale, uno forte. Con il Rio Ave nuove prove su un giocatore non pronto per fare il titolare.

THEO HERNANDEZ 6,5

Ci mette corsa e forza fisica. E’ l’unico che non si ferma mai, che ci crede fino alla fine. Il migliore in campo anche con un giallo…

KESSIE 6

Sembra abbia le pile scariche. Lotta ma senza coltello tra i denti. Poi alza bandiera bianca. Esce con un ginocchio che fa male.

(1’ sts Tonali ng)

BENNACER 5

Regia da film di terza categoria come l’ultimo rigore calciato. Serve il miglior Tonali e un altro centrocampista di peso per fare il salto di qualità e puntare la Champions League…

CASTILLEJO 5

Non spinge mai, non ci riesce nemmeno una volta sulla sua fascia destra. Stanco o no, giusto toglierlo, mandarlo sotto la doccia

(1’ st Brahim Diaz 5,5: Gioca i primi dieci minuti con il piede sull’acceleratore. Poi non trova più il pedale giusto)

CALHANOGLU 6

Prova qualche giocata da numero 10. Poi arriva la stanchezza che si fa sentire ma dagli undici metri non sbaglia. Tiro imparabile.

SAELEMAEKERS 6

Si muove tanto, fa anche tanta confusione. Poi trova la palla giusta, la calcia nell’angolo giusto. Un gol che illude, che non basta per raggiungere il primo obiettivo di stagione

(5’ pts Colombo 5: calcia il suo rigore alle stelle ma non è decisivo)

MALDINI 5

Non è la prima volta in Europa. Lo è dal primo minuto. E si vede. Lotta, prende qualche fallo ma non tira mai in porta. Mai. Se ci fosse stato Ibra…

(22’ st Rafael Leao 4: Disastroso!)

PIOLI 6

Primo obiettivo di stagione raggiunto anche senza Zlatan Ibrahimovic, anche se ai calci di rigore. Una qualificazione che vale tanto, molto di più. Dato statistico: il suo Milan continua a vincere. Cinque gare ufficiali, cinque vittorie. I rigori valgono.