De Laurentiis spaventa Napoli; «Koulibaly? Non obbligo nessuno a restare». Poi punge Osimhen

Si prospetta un'estate infuocata a Napoli. L'addio di Koulibaly e Osimhen non è un'utopia

De Laurentiis spaventa Napoli: «Koulibaly e Osimhen? non ho mai obbligato nessuno a restare»
De Laurentiis spaventa Napoli: «Koulibaly e Osimhen? non ho mai obbligato nessuno a restare»
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Venerdì 20 Maggio 2022, 15:56

Si prospetta un'estate di calcimercato davvero infuocata all'ombra del Vesuvio. Il Napoli sembra pronto a una rivoluzione della squadra con Aurelio de Laurentiis che spaventa Napoli e i suoi tifosi. Il futuro di Koulibaly e Osimhen potrebbe essere lontano da Napoli. Le dichiarazioni del presidente del Napoli , a margine dell'inaugurazione del villaggio «Race for the Cure», in Piazza Plebiscito, aprono a un possibile addio

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«Koulibaly è un simbolo del Napoli e lui se non vuole più esserlo è lui che deve deciderlo. Noi vogliamo che resti, ma la gente non la si può obbligare», ha fatto sapere Aurelio de Laurentiis.

Parlando delle offerte per il difensore centrale, De Laurentiis ha detto che «ognuno ha una propria dignità e ha le proprie esigenze. Noi rispettiamo chiunque. Io non ho mai obbligato nessuno a restare anche con un contratto lungo. Mai.

L'unico forse è stato Mazzarri, un caro amico che saluto, che dopo due anni mi disse che voleva andare via. No, tu qua devi rimanere. E lui molto opportunamente e rispettosamente è rimasto e ci ha regalato quattro anni di soddisfazioni».

E dopo il fulmine a ciel sereno sul difensore centrale che per anni ha guidato la retroguardia partenopea, il numero uno del Napoli ha avanzato anche l'ipotesi di un addio di Victor Osimhen.

«Osimhen lo abbiamo avuto a mezzo servizio per due anni, dare giudizi ora è poco opportuno», ha riferito de Laurentiis. Parlando della possibile asta internazionale che potrebbe portare Osimehn verso la Premier League, il presidente del Napoli ha dichiarato: «Ogni campionato è diverso, ogni squadra si modifica nel corso della preparazione: è sempre un'incognita. Quello che dovete mettere sul campo è il lato psicologico: io sono sempre stato dell'idea che ci vorrebbe uno psicologo. Però poi non bisogna mettere gli allenatori nei guai, perché potrebbero dire cose inopportune, creando una barriera di convincimenti nel calciatore stesso che cozzino con l'idea di chi allena. Noi ci siamo sempre astenuti, nel rispetto dell'allenatore che ha responsabilità della sua squadra». 

Parole che sanno di una rivoluzione in vista in casa Napoli, che potrebbe vederla protagonista del mercato estivo, chiamato a sostituire due pezzi da 90 come Koulibaly e Osimhen.

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