Scommesse in B, Monopoli di Stato: nessun flusso anomalo di giocate. Abodi: "Fatti gravi"

Avellino - Reggina del maggio 2014 è una delle due gare al centro del nuovo filone d'indagine sul calcioscommesse
Avellino - Reggina del maggio 2014 è una delle due gare al centro del nuovo filone d'indagine sul calcioscommesse
di Ida Di Grazia
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Lunedì 23 Maggio 2016, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 18:13
Il Viminale non ha ricevuto alcuna segnalazione dei Monopoli su Modena-Avellino e Avellino-Reggina, le partite della serie B 2013-2014 finite nell’inchiesta di Napoli. Secondo fonti dei Monopoli interpellate da Agipronews, il movimento di denaro sui match è stato elevato ma i tecnici non hanno riscontrato alcuna anomalia nei flussi.
Il giro di scommesse su partite “truccate”, scoperto dalla procura di Napoli, sarebbe quindi finito in reti parallele di agenzie oppure su siti esteri non collegati al totalizzatore nazionale.    
«Sono fatti gravi, anche se limitati a due gare. È l’ennesimo attentato della criminalità organizzata nei confronti del calcio». Questo il commento di Andrea Abodi, presidente della Lega di serie B.
«Ancora una volta, nonostante il costante, profondo e totale impegno della Lega e delle altre istituzioni sportive sul versante dell’integrità e del rispetto, emerge l’ennesimo attentato della criminalità organizzata nei confronti del calcio», sottolinea il presidente, a proposito del fatto che «due partite del nostro campionato 2013-14 sarebbero state condizionate da un manipolo di delinquenti, fuori e dentro il campo di gioco».
«Prendiamo atto che si tratti di fatti gravi, circoscritti a due gare di fine stagione di due anni fa - aggiunge Abodi - fatti emergere da più ampie indagini della DDA e dalla Procura della Repubblica di Napoli che ringraziamo per il lavoro che stanno svolgendo e alle quali garantiamo, come sempre e doveroso, la nostra piena collaborazione. Nel nostro impegno quotidiano, condiviso con la federazione e le altre componenti del sistema-calcio, stiamo cercando di rendere sempre più efficace il contrasto a ogni forma di illegalità e di infiltrazione malavitosa, fattori patologici che riguardano l’intera nostra società e in modo particolare organizzazioni criminali radicate da decenni nel nostro tessuto socio-economico».
«I "comportamenti criminali", come quello emerso dalle indagini di Napoli - dichiara Marco Brunelli, direttore generale della Lega Serie A - vanno perseguiti dagli organi competenti, ma devono considerarsi "casi isolati". Per questo la Lega Serie A ha chiesto alla Federazione di inserire come requisito obbligatorio per iscrizione al campionato la partecipazione a corsi di formazione per i ragazzi delle squadre Allievi e Primavera.» 

 
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