Impresa della Lazio: dopo 30 anni, torna a vincere contro il Milan a San Siro. Adesso è quarta

Correa e Cataldi (foto Marco Rosi)
Correa e Cataldi (foto Marco Rosi)
di Enrico Sarzanini
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Domenica 3 Novembre 2019, 17:30 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 08:33

E' la notte dei record e dei tabù sfatati, è la notte di una vittoria che conferma la Lazio in piena corsa per un posto in Champions. Trent'anni dopo la squadra biancoceleste torna a vincere a San Siro in campionato contro il Milan battuto 2-1 e tiene il passo della Roma che resta ad una sola lunghezza. Una serata speciale per Inzaghi, alla terza vittoria di fila - migliore serie positiva di stagione - ma anche per Immobile che raggiunge quota 100 gol con la maglia della Lazio. Bastos con uno sfortunato autogol rimette tutto in pari, a regalare la vittoria ci ha pensato Correa da ieri sera ufficialmente bestia nera del Milan, che lo scorso anno sempre a San Siro regalò ai biancocelesti la finale di Coppa Italia. In tribuna c'era anche il patron Claudio Lotito che, tornato in trasferta dopo la sconfitta a Ferrara contro la Spal, al 2-1 finale ha esultato come un tifoso quasi come se la vittoria fosse una sorta di liberazione.
Inzaghi non può che essere soddisfatto, certo che ormai la crisi è solo un brutto ricordo: «Abbiamo vinto una gara davvero importante con merito contro una squadra che ha fatto una buona gara ma che ha trovato di fronte una team che ha voluto questa vittoria fino alla fine. Sono sempre stato sereno anche dopo le sconfitte perché giocavamo troppo bene per raccogliere così pochi punti, Ci abbiamo sempre messo del nostro ma va bene così». Una vittoria preziosa anche e soprattutto per la classifica sottolinea il tecnico: «Con i risultati di questo fine settimana si è accorciata ma adesso dobbiamo mantenere la giusta continuità che è la cosa più importante per puntare alla Champions». Continuità che ieri sera è arrivata con la terza vittoria di fila: «Non era facile dare seguito alle ultime due prestazioni perché avevamo di fronte un Milan che aveva bisogno di punti per sperare ancora in un piazzamento in Champions. Purtroppo prendiamo sempre qualche gol evitabile ma serviva personalità e ce l'abbiamo avuta». Una menzione particolare per Luis Alberto il migliore: «Si sta meritando questo momento e la convocazione in nazionale, in questa settimana ha fatto tre partite una meglio dell'altra è nel suo momento migliore e si merita tutto perché lavora duro, ha bisogno della fiducia e ce l'ha sempre».

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