Morto Mauro Bellugi, l'ex calciatore dell'Inter aveva subito l’amputazione delle gambe per il Covid. Aveva 71 anni

Lutto nel calcio: è morto Mauro Bellugi
Lutto nel calcio: è morto Mauro Bellugi
di Salvatore Riggio
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Sabato 20 Febbraio 2021, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 15:54

Il mondo del calcio è in lutto. Piange Mauro Bellugi, l’ex difensore di Inter, Bologna, Napoli e Pistoiese (227 presenze e zero gol), che il 7 febbraio aveva 71 anni. A novembre aveva subito l’amputazione di entrambe le gambe come conseguenza del Covid-19 e la sua storia aveva commosso tutti per la forza d’animo con cui aveva affrontato il dramma dopo i primi momenti di sconforto. «Non ho voglia di morire», aveva detto. Aveva trovato anche la forza di scherzare, dopo un calvario durato mesi. Le sue condizioni di salute si erano aggravate con il ricovero per Covid, il 4 novembre scorso: gli arti inferiori presentavano già problemi a causa di altre patologie e hanno dovuto toglierli. Bellugi è morto in ospedale dove era stato ricoverato nuovamente per una trombosi.

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CHI ERA

Bellugi è cresciuto nelle giovanili nerazzurre, debuttando in prima squadra nel 1969 e vincendo appena 20enne lo scudetto del 1970-71. Il 3 novembre 1971 ha segnato il suo unico gol in carriera, nella Coppa dei Campioni 71-72 contro i tedeschi del Borussia Moenchengladbach (nella partita vinta dall’Inter per 4-2). Nel 1974 il suo trasferimento al Bologna, dove gioca fino al 1979 diventando un punto di riferimento per la difesa degli emiliani, nonostante il grave infortunio rimediato nella stagione 1976-77 (giocò soltanto due gare). Passa al Napoli nel 979-80 e nella Pistoiese nel 1980-81, chiudendo la carriera in Toscana. Il suo ritiro avviene per i dolori alla gambe. Con la maglia della Nazionale tra il 1972 e il 1980 ha collezionato 32 presenze, disputando i Mondiali del 74 in Germania Ovest e quelli del 1978 in Argentina.

Se in terra tedesca, l’Italia era stata eliminata al primo turno, in Sudamerica era arrivata quarta. E dopo Bellugi è diventato un apprezzato opinionista televisivo. Nessuno potrà mai dimenticare la sua ironia. Dopo l'amputazione delle gambe aveva ironizzato sulle protesi: «Prenderò quelle di Pistorius», aveva detto.

 

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