Il calcio piange Maurizio Zamparini. L'ex presidente del Palermo è morto stanotte: a dicembre era stato sottoposto a intervento chirurgico di peritonite ed era finito in terapia intensiva a causa di una complicazione durante l'intervento. Negli ultimi giorni una ricaduta e il nuovo ricovero. Ma non ce l'ha fatta ed è morto a 80 anni in una clinica in provincia di Ravenna.
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Nel mondo del calcio Zamparini c'era fin dalla fine degli anni '80, quando comprò prima il Pordenone, poi il Venezia, portato fino alla Serie A con Walter Novellino in panchina, e con protagonisti in campo come Alvaro Recoba e Pippo Maniero.
Calciatori e allenatori del suo Palermo
Tantissimi i calciatori passati da Palermo sotto la sua presidenza: da Paulo Dybala a Edinson Cavani, da Enzo Maresca ai campioni del mondo azzurri Andrea Barzagli, Cristian Zaccardo, Simone Barone, Luca Toni e Fabio Grosso. E ancora Javier Pastore, Simon Kjaer, Federico Balzaretti, Eugenio Corini, Fabrizio Miccoli, e anche Josip Ilicic, scoperto proprio da Zamparini da avversario durante un preliminare di Coppa Uefa.
Ma oltre a scoprire tanti giocatori, Zamparini aveva anche la fama di mangia-allenatori, dovuta alla sua facile tendenza all'esonero: nel 2015/16 cambiò tecnico addirittura nove volte, da Iachini a Ballardini a Viviani, Bosi, Tedesco, ancora Bosi, ancora Iachini, poi Novellino e infine ancora Ballardini. Ma tanti sono stati anche i tecnici lanciati dallo stesso Zamparini, da Devis Mangia allo stesso Corini (che aveva avuto da calciatore) ad un esordiente Rino Gattuso.
A ottobre aveva perso il figlio 23enne
A ottobre Zamparini aveva perso il figlio Armandino, di 23 anni, trovato morto a Londra nella casa in cui viveva. Era stato ritrovato dalla governante che l'ha visto inerme. «Armandino è morto proprio il giorno prima che iniziasse a lavorare in una grande azienda, qui a Londra - aveva raccontato papà Maurizio - Gli avevo mandato un messaggio giovedì, il giorno prima: "In bocca al lupo!". Ma non ho mai ricevuto risposta. Perché Armandino era già morto. È una tragedia infinita».