L’ipotesi più suggestiva? Fare il presidente della Samp, ruolo che la nuova società gli ha offerto ormai da qualche settimana, ma Roberto Mancini non vuole lasciare il campo, almeno per ora. L’ipotesi già attraente dal punto di vista economico ma meno ambiziosa sotto il profilo professionale? Scappare in Arabia, dove almeno due club lo stanno corteggiando e dove aumentano le voci di una possibile offerta della Federazione per allenare la Nazionale fino ai Mondiali del 2026, in attesa di quelli che verranno assegnati a Riad e Gedda nel 2030. Lo ha già scritto il quotidiano saudita Al-Riyadi ma ovviamente, dopo le dimissioni dal club Italia, le voci di un prossimo contatto sono aumentate. «Sono andato via per motivi personali e ringrazio il presidente Gravina per la fiducia che mi ha dato» ha precisato nella tarda serata di ieri l’ex ct azzurro che non si ritirerà certamente dalla scena.
L’IPOTESI FOLLE
L’ipotesi più folle? Che sostituisca Luis Enrique al Psg alle prossime insofferenze dello spagnolo, già salvato dal club francese qualche giorno fa, quando stava per andarsene.
IL NODO DELLO STAFF
Come si è chiesto il ministro Abodi, erano tutte decisioni prese di comune accordo o che Mancini aveva in qualche modo contrastato fino alla riunione decisiva del 3 agosto? Serviva un rinnovamento, è vero, in vista di qualificazioni europee e dei prossimi mondiali, ma il ct avrebbe accettato i nuovi (Buffon, Barzagli, Bollini e Gagliardi) confermando tutti i vecchi, con cui avrebbe lavorato con maggiore sicurezza. È stato in quel momento che Mancini si è sentito più solo e meno stimato: aveva accettato la responsabilità tecnica dell’intero club Italia ma non riusciva a capire perché avrebbe dovuto liberarsi di quasi tutto il suo staff, destinato ad altri incarichi. Riflessioni profonde, che hanno causato la rottura: in Federcalcio, nonostante un ruolo di grande prestigio, si sentiva in bilico, sotto esame costante dopo la sconfitta contro la Macedonia, quando si sarebbe dimesso se Gravina non lo avesse fermato e anche difeso di fronte all’opinione pubblica. Non lo ha fatto venerdì sera, quando l’ex ct gli ha telefonato da Mykonos per comunicargli la sua decisione di lasciare. E ora? Vacanza in Grecia fino al 16 agosto, il rientro a Roma, un blitz nella sua villa di Saint Tropez e poi le riflessioni sulle probabili offerte che gli arriveranno dall’estero. Mancini sogna un ritorno in Premier, ma forse è troppo presto perché il campionato è appena iniziato. Tra i suoi obiettivi, in passato, c’erano Psg e Real Madrid. L’Arabia lo può convincere solo con tanti soldi, non certo con traguardi sportivi, proprio come ha fatto con Ronaldo, Benzema, Milinkovic e tutti gli altri campioni che sono sbarcati nella nuova frontiera del calcio. E si parla di centinaia di milioni.
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