Lazio, Immobile lancia messaggi di pace: «Inzaghi mio fratello maggiore»

Lazio, Immobile lancia messaggi di pace: «Inzaghi mio fratello maggiore»
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Domenica 29 Settembre 2019, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 22:21
La Lazio ritrova gol e bel gioco, contro il Genoa all'Olimpico è un poker che scaccia frustrazioni e polemiche. Finisce con l'abbraccio di Ciro Immobile a Simone Inzaghi dopo il gol del 4-0 del partenopeo e virtualmente si chiude anche il caso nato dalla sfuriata dopo la sostituzione con il Parma e l'esclusione a San Siro. Al termine del match lo stesso attaccante chiude il discorso così: «Mi dispiace quello che è successo la scorsa settimana - le parole di Immobile - Per me lui è un fratello maggiore. Non ci sono scusanti per il mio gesto ma ho chiesto perdono in modo sincero». «Se ne è parlato anche troppo - le parole di Inzaghi - alla fine già a Parma con Ciro era stato risolto tutto. Poi si è parlato dell'esclusione di Milano ma io devo pensare a tutti i giocatori. Oggi Ciro ha fatto una grande partita».

Tutta la Lazio è stata cattiva al punto giusto sotto porta. Proprio come chiedeva il tecnico: «Sono stati molto bravi i ragazzi - ammette un soddisfatto il tecnico - compatti fin da subito, hanno giocato il nostro solito calcio e sono anche stati cinici, quello che conta davvero. Ora pensiamo a giovedì con il Rennes. La classifica in campionato doveva essere migliore, per quanto espresso in campo: va bene essere belli, ma dobbiamo essere compatti e cinici». Con un Immobile in più in campo, sicuramente riesce tutto meglio. Il bomber partenopeo ha anche avuto il merito di mandare a rete Milinkovic per il gol che ha dato il via alle danze: «C'è rammarico per la partita contro l'Inter - rimarca Immobile - dove abbiamo dimostrato di essere alla pari. Piano piano riusciremo a migliorare in ciò che serve per battere le grandi. L'aspetto da migliorare è essere costanti nei risultati. Sappiamo far bene, ma siamo bravi anche a fare cavolate».

Ore decisive invece per Aurelio Andreazzoli, solo tre punti nelle ultime quattro partite. Il tecnico del Grifone rischia già l'esonero, le prossime ore saranno decisive. Circolano già i nomi di Gattuso e Pioli, con Nicola e Ranieri sullo sfondo e lui ammette: «Sia chiaro, le responsabilità sono le mie, non dei ragazzi», precisa in conferenza stampa il tecnico rossoblu.
Che poi sibila: «Oggi ho visto una squadra che ha meritato nettamente di perdere contro una squadra nettamente più forte. Sotto tutti i punti di vista, dell'organizzazione, tecnico, di carattere, per la risolutezza nell'andare a trovare le soluzioni. Ci siamo smarriti, dopo Cagliari abbiamo perso sicurezza e facciamo fatica a riproporre quello che facevamo prima. Siamo strutturati per giocare da squadra, non da individualità, perché in questa squadra di giocatori in grado di vincere una partita da soli non ce ne sono».
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