Juve, Pirlo:« Da allenatore ha un sapore diverso». Ronaldo: «Scudetto possibile». Agnelli: «Il più bel trofeo sarà il prossimo»

Pirlo
Pirlo
di Vanni Zagnoli
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Giovedì 21 Gennaio 2021, 01:19 - Ultimo aggiornamento: 01:24

A ben pensare, ha ragione Gennaro Gattuso. «Abbiamo sofferto di più 7 mesi fa, al di là della vittoria ai rigori». Insomma per Gattuso Sarri aveva fatto meglio di Pirlo, nonostante il 2-0 di ieri. Il tecnico juventino al primo trofeo da allenatore obietta: «Non ricordo quella partita, non c’ero. Comunque abbiamo costruito più del Napoli».

Andrea si è aggiudicato la sfida del cuore con l’amico Rino, con cui ha condiviso il decennio al Milan e il percorso nelle nazionali, dall’under 15 all’ultima presenza di Gattuso, quando l’Italia perse 3-2 dalla Slovacchia e si avviò a uscire dal campionato del mondo in Sudafrica, al primo turno, da campione. 

«È una grande gioia alzare il primo trofeo da allenatore - racconta l’ex regista della Juve -, è qualcosa di diverso, ancora più bello che da giocatore. Le critiche dei giorni scorsi erano eccessive, la squadra mi sta seguendo con attaccamento alla maglia e orgoglio. Stiamo cercando di portare avanti questo gioco, di domenica in domenica alcuni mancano per infortunio o per la pandemia».

Che ha toccato anche il Napoli, per la verità, il bilancio delle assenze in questa sfida era più penalizzante per gli azzurri: «Non è facile mandare in campo gli stessi ma il gruppo mi segue dal primo giorno. Penso tutti i giorni a lavorare, so di avere una squadra forte e una società solida alle spalle. Lavoro con tranquillità con le cose che ho in testa». 

E’ la differenza rispetto a Sarri, che magari Paratici avrebbe voluto confermare, non Agnelli. La supercoppa, peraltro, per almeno un tempo non ha offerto spettacolo: «E' difficile vedere due squadre giocare bene in finale.

Mi dispiace per Gattuso, ma ormai facciamo un lavoro diverso da quello di prima, mi porto a casa la vittoria. Non siamo quelli di San Siro con l’Inter, ci voleva questo tipo di partita, di squadra e di sacrificio».

E’ servito anche il ritorno di Cuadrado. E’ sempre stato asintomatico, ha avuto tempo di lavorare a casa e lo ha fatto bene. Ha tenuto fino al 95', c'è da fargli i complimenti. Non è da tutti stare fuori 15 giorni, allenarsi da solo ed essere pronto».

Per Chiellini è il 18° trofeo della carriera. «Non sono stanco di vincere - garantisce il capitano -, volevamo riscattarci, ci tenevamo a fare bene e ci siamo riusciti in tutte le fasi. Il Napoli palleggia bene e in contropiede è sempre pericoloso. Siamo stati anche capaci di soffrire, è una serata da ricordare e può essere anche una ripartenza».

Cristiano Ronaldo è al 760° gol in carriera. «E' stata una partita sofferta su un campo di gioco che non era il massimo - spiega il cannoniere bianconero -, abbiamo vinto una coppa importante anche per la fiducia. Dovevamo avere un atteggiamento diverso rispetto a quanto s'era visto contro l'Inter, una partita in cui non avevamo fatto bene. Milan e Inter sono molto forti, ma manca ancora molto, per lo scudetto, è possibile».

Infine il tweet di Andrea Agnelli. «Sono dieci anni di fila che vinciamo un trofeo... pas mal, ma il più bello sarà sempre il prossimo!».

Intanto la bacheca è arrivata a 72 trofei, di cui metà scudetti.

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