Juventus-Milan, Filippo Galli: «Sarà una partita spettacolare. Occhio a Calhanoglu e Chiesa potrebbero essere decisivi»

Filippo Galli durante l'esperienza da tecnico al Milan
Filippo Galli durante l'esperienza da tecnico al Milan
di Piergiorgio Bruni
3 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Maggio 2021, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 10:38

Una vita al Milan. Una vita da difensore centrale. Lanciato da Nils Liedholm, consacratosi con Arrigo Sacchi, Filippo Galli è un pezzo di storia. Rossonera, italiana e mondiale. Nella sua bacheca ci sono 5 Scudetti, 3 Coppa Campioni, 2 Intercontinentali, 3 Supercoppe Europee, 4 Italiane e un’esperienza in Premier League al Watford agli albori del nuovo millennio. Una bacheca da far impallidire. E impazzire. Oggi, a 57 anni, fa parte del Settore Tecnico della Federcalcio e si occupa di sviluppo di calcio giovanile nel nostro Paese. Una bandiera del Diavolo che di partite come Juventus-Milan (domenica sera, alle 20.45, diretta esclusiva su Sky Sport 1 e Sky Sport Serie A) ne ha disputate tante e di tutti i tipi.

Filippo, che partita sarà Juventus-Milan?

«Una sfida inizialmente bloccata: si giocherà sugli equilibri perché entrambe, probabilmente, avranno paura di perderla. Poi, però, sono certo si sbloccherà e sarà spettacolo».

Dov’è superiore la Juventus?

«Direi in avanti: Ronaldo, Dybala e Morata possono essere letali e decisivi».

Quali sono, invece, le armi dei rossoneri?

«Hanno un gioco migliore rispetto agli avversari».

Chi sarà l’uomo del match?

«Difficile dirne uno quando ci sono così tanti campioni. Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic sicuramente hanno qualcosa in più rispetto agli altri, ma vedo bene pure alcuni outsider: Calhanoglu e Theo Hernández per il Milan, Chiesa e Cuadrado per i bianconeri.

Nella ricca corsa Champions, il Milan è la squadra meno in forma?

«Probabilmente è la squadra che ha ottenuto meno dal punto di vista dei risultati, ma non mi sembra in difficoltà. La squadra non sta poi così male e sono convinto che a Torino se la giocherà a viso aperto».

Pioli rischia la panchina per il prossimo anno?

«Mi auguro di no.

Gli va dato il merito di aver fatto un grandissimo lavoro, un lavoro che è sotto gli occhi di tutti. Certo, ogni decisione è legata ai risultati, ma sono convinto si qualificherà alla prossima Champions e verrà confermato».

La Juventus, invece, andrà in Champions?

«Ci sono diverse squadre in corsa e tutte, più o meno, hanno chance per raggiungere l’obiettivo. La squadra di Pirlo, assieme al Milan e all’Atalanta, mi sembra comunque abbastanza attrezzata per farcela».

Max Allegri tornerà ad allenare la Vecchia Signora?

«Difficile dirlo, tuttavia nel mondo del calcio le sorprese sono sempre dietro l’angolo».

È rimasto stupito dall’annuncio di Mourinho alla Roma?

«Parecchio. È una scelta che può portare grande entusiasmo e mentalità. Anche qui, ovviamente, saranno i risultati a raccontarci la storia ma di sicuro ha riacceso l’entusiasmo di una piazza difficile come quella romanista».

Manchester City-Chelsea è la giusta finale di Champions?

«Contento siano loro a giocarsela: da sempre sono un grande estimatore del calcio inglese. Sarà una finale splendida, degno epilogo della competizione».

Per quale squadra farà il tifo?

«Un pochino più per il City: apprezzo molto la proposta di gioco di Guardiola».

Torniamo a casa nostra: le piace la possibile riforma della Coppa Italia?

«Mi spiacerebbe se decidessero davvero di riservarla esclusivamente a squadre di serie A e B: non sarebbe un bel segnale, toglierebbe fascino alla competizione».

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