Ibrahimovic verso l'addio? Lo svedese ammette: «Non ha senso continuare a giocare se soffri troppo»

In una lunga intervista a Espn Ibra apre al suo addio, ma prima c'è uno scudetto da vincere

Ibrahimovic verso l'addio? «Non ha senso continuare a giocare se soffri troppo»
Ibrahimovic verso l'addio? «Non ha senso continuare a giocare se soffri troppo»
di Niccolò Dainelli
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Mercoledì 4 Maggio 2022, 21:39

Il futuro di Zlatan Ibrahimovic tiene sulle spine i tifosi milanisti e tutti gli amanti del calcio. Fosse per la voglia di giocare dell'attaccante svedese, continuerebbe altri 10 anni. Ma gli acciacchi fisici, nell'ultima stagione, hanno limitato il suo talento e il suo apporto alla corsa scudetto del suo Milan. Così, oltre al sogno tricolore con i suoi compagni, la testa dell'attaccante di 41 anni corre, inevitabilmente, anche al suo futuro

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«Sono vicino alla linea di porta - ha dichiarato nel corso di una lunga intervista a Espn -. Sono un po' impaurito: se mi dovessi fermare, cosa faccio? Io sto provando a posporre la linea della porta, giocando e segnando gol. Ma ovviamente per continuare a giocare devo stare bene fisicamente, devo essere in grado di farlo, devo potermi divertire giocando».

«Non ha senso giocare se soffri troppo - ha continuato Ibra, aprendo al suo possibile addio - è meglio essere realisti e dire a te stesso: 'È abbastanza'. E cominci un nuovo capitolo. Ma se sei concentrato su questo non sei concentrato sul resto. Nella mia testa non c'è questo. Se pensassi al mio ritiro, non sarei capace di aiutare i miei compagni e me stesso in fare ciò che vorrei. I calciatori seguono lo stesso programma ogni giorno. E io l'ho fatto per 25 anni. Sei come un soldato. Io sono vicino a questa linea, ma non ancora».

Quel «non ancora» finale rincuora gli amanti dello sport: Ibra allontana il ritiro. Ma probabilmente lo ha solo posticipato di tre settimane, il tempo del rush finale di una corsa scudetto, mai così appassionante negli ultimi anni. Nella testa dello svedese, per ora, c'è solo lo scudetto... poi si vedrà.

«La squadra sta lavorando duramente, stiamo facendo grandi sacrifici per arrivare ai nostri obiettivi. La squadra è ancora giovane, ma sta crescendo e facendo sempre più esperienza. Siamo in vetta alla classifica, dobbiamo restare concentrati su quello che dobbiamo fare e fare del nostro meglio. Nel calcio da una settimana all'altra possono cambiare tante cose».

«Penso che più uno è vecchio e più ha esperienza - ha voluto aggiungere, dall'alto dei suoi 41 anni -. Ho imparato tanto nella mia carriera da altri giocatori con cui ho giocato e dagli allenatori che ho avuto. Alla mia età è il momento di dare qualcosa indietro. Nel nostro spogliatoio ci sono tanti giovani, io cerco di aiutare tutti e di essere il leader a mio modo sia dentro che fuori dal campo. Quando sono in campo cerco di aiutarli, quando sono fuori cerco di dare tutto il mio supporto».

Ma per Zlatan stare fuori è ancora una sofferenza: «Ovviamente sono frustrato perché vorrei essere sul campo in ogni partita. Io amo giocare le partite, l'adrenalina che ho quando vado in campo è incredibile. Io soffro quando non sono in campo» ha ribadito ancora una volta. 

Testa, dunque, alle ultime tre partite della Serie A. Poi se avrà sofferto troppo e deciderà di smettere o tornare in MLS, lo scopriremo più avanti. Adesso per Zlatan c'è solo una cosa a cui pensare: lo scudetto con il Milan.

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