Hysaj canta Bella Ciao, lo striscione degli ultrà: «Verme, la Lazio è fascista». Ma i tifosi lo difendono sui social

Lazio, lo striscione degli ultrà contro Hysaj: «Verme, noi fascisti». Ma i tifosi lo difendono sui social
Lazio, lo striscione degli ultrà contro Hysaj: «Verme, noi fascisti». Ma i tifosi lo difendono sui social
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Martedì 20 Luglio 2021, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 12:15

Al suo 'battesimo' tra i compagni in ritiro ad Auronzo di Cadore, Elseid Hysaj aveva cantato Bella Ciao, con tanto di video condivisi sui social. Una scelta che non era piaciuta ad una frangia dei suoi tifosi, che non hanno mancato di farlo notare. È scoppiato un vero e proprio caso intorno al difensore albanese ex Napoli, preso di mira prima sui social e poi da uno striscione apparso sul ponte di Corso Francia, a Roma: «Hysaj verme, la Lazio è fascista!», l'eloquente contenuto dello striscione, la cui foto ha fatto il giro dei social.

Già dopo che Hysaj era stato preso di mira sui social, la Lazio si era esposta difendendo il suo calciatore, e nella mattinata di oggi è arrivata una nuova nota ufficiale: ​«La Società Sportiva Lazio condanna fermamente il vergognoso striscione contro il calciatore Elseid Hysaj. Non è il primo episodio di questo tipo. Noi non saremo mai dalla parte di chi nega i valori dello sport. Siamo senza indugio invece dalla parte del nostro atleta e di tutti gli altri calciatori impegnati in queste settimane nel ritiro precampionato», scrive la Lazio. «Prendiamo nettamente le distanze da chi vuole strumentalizzare per fini politici questa vicenda che danneggia la squadra, tutti i tifosi laziali e la Società. Non ci faremo intimidire da chi usa toni violenti ed aggressivi: per loro non c’è alcuno spazio nel nostro mondo che invece è ispirato ai sani valori sportivi della lealtà e della competizione, del rispetto reciproco e della convivenza civile ed indirizzato al superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico e razziale».

L'ultrà 'Franchino': «Ha sbagliato, no scusanti»

Già prima dello striscione, anche un membro storico della curva laziale come Franco Costantino (detto 'Franchino') aveva espresso il suo disappunto verso il difensore: «Storicamente la nostra è una tifoseria di estrema destra, e questo lo dichiaro anche con orgoglio. Quel 'Bella Ciao' cantato con la maglia della Lazio è una cosa fuori dal mondo, Hysaj ha sbagliato, non ci sono scusanti», aveva detto ieri pomeriggio all'Adnkronos. «Non credo alla favola che poteva non sapere il senso di quella canzone - aggiunge rispondendo all'ipotesi che il calciatore possa aver sentito quella canzone nella serie tv La casa di carta - È straniero ma ci siamo informati, il padre era un operaio vissuto qui e lui qui è cresciuto.

Chiunque viva in Italia non può ignorare il peso di una canzone politicizzata qual è Bella Ciao».

I social lo difendono, #iostoconHysaj in tendenza

Ma se una piccola parte dei laziali non ci sta, in tanti sui social difendono il calciatore, rifiutandosi di essere considerati tutti fascisti: l'hashtag #iostoconHysaj è finito rapidamente tra i trending topic questa mattina. «La Lazio non è fascista. Sono fascisti gli autori di quell’ignobile striscione, rappresentano solo se stessi», scrive su Twitter l’ex radiocronista di Tutto il calcio minuto per minuto Riccardo Cucchi. «Assurdo ma doveroso nel 2021 ribadire che proprio ripudiando il fascismo la Lazio è oggi la Lazio e non si è fusa con le altre società romane. La Lazio non è fascista, la Lazio è di tutti noi tifosi e appassionati», scrive un utente. «Fuori il fascismo dall’Italia, fuori i fascisti dagli stadi e dal tifo del calcio. Solidarietà ai laziali», scrive un altro.

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