Genoa, i positivi sono 15: da Behrami e Pjaca, tutti i nomi. Il Napoli esulta: «Noi tutti negativi»

Genoa, i positivi sono 15: da Behrami e Pjaca, tutti i nomi. Il Napoli esulta: «Noi tutti negativi»
Genoa, i positivi sono 15: da Behrami e Pjaca, tutti i nomi. Il Napoli esulta: «Noi tutti negativi»
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Mercoledì 30 Settembre 2020, 13:34 - Ultimo aggiornamento: 21:42
Salgono a quindici i positivi in casa Genoa, di cui 11 giocatori: in pratica una squadra intera. La notizia positiva del giorno, per il Napoli e per la serie A, è che invece il primo giro di tamponi non ha riscontrato alcuna positività tra i giocatori di Gattuso, ma come spiegano tutti gli esperti il test che darà un risultato certo è quello delle prossime ore, con risultati a ridosso della partita con la Juve. «Ma noi siamo in quarantena, e non possiamo giocare», dicono dal Genoa aspettando il rinvio della partita col Torino.

La Lega, riunita in consiglio, ha deciso di aggiornarsi a domani «per valutare gli ultimi aggiornamenti legati ai tesserati positivi della società Genoa». Il club rossoblù ha comunicato i nomi dei positivicinque di questi hanno giocato la partita con il Napoli domenica scorsa. Positivi sono i portieri Perin e Marchetti, che ha giocato contro il Napoli. Ci sono poi i difensori: Zappacosta e Pellegrini, entrambi utilizzati al San Paolo. Folto l'elenco dei centrocampisti: Schone e Cassata, con Radovanovic, Melegoni, Behrami, Lerager, questi ultimi quattro tutti in campo a Napoli. In attacco positivo Pjaca anche lui sul prato del San Paolo.

A tirare un sospiro di sollievo è però tutta la serie A, perchè una situazione Napoli sulla falsariga di quella Genoa avrebbe complicato la giornata. Proprio mentre il ministro Spadafora ha ribadito la linea di «far andare avanti il campionato», anche contro le esternazioni («avventate», le ha definito il responsabile dello sport) del viceministro della salute, Sandra Zampa, prima convinta della necessità di fermare la A poi in retromarcia. Da Castelvolturno, arriva il grido di esultanza dei giocatori Napoli, che intensificano gli allenamenti verso la Juve. «Ma un tampone per essere attendibile deve esser fatto dopo cinque giorni: dunque, sarà decisivo venerdì», spiega Ivan Gentile, infettivologo della Ferdinando II di Napoli. E infatti il club partenopeo ha deciso di effettuare un terzo tampone sabato, con risultati in serata.

In attesa delle decisioni del consiglio di Lega su Genoa-Torino, intanto, va in scena la polemica politica. «Non ci sono le condizioni per fermare il campionato di calcio» ha detto Spadafora, prima di partecipare alla riunione di maggioranza sul testo unico di riforma dello sport. La spada di Damocle del coronavirus pendeva sulla serie A dopo il caso Genoa. La notizia della negatività dei giocatori del Napoli (accolta con gioia durante l'allenamento del pomeriggio) fa tirare un sospiro di sollievo anche se si dovrà aspettare il secondo giro di test, in programma domani ed eventualmente quello di venerdì, a ridosso della trasferta di Torino per il big match di domenica in casa della Juventus.

«Siamo tutti in quarantena. La Asl ci ha fermato, non possiamo giocare sabato contro il Torino anche con i 13 disponibili. Senza allenamenti dobbiamo rinviarla» ha detto il d.s. del Genoa Daniele Faggiano. Intanto «la situazione dei giocatori negativi va monitorata giorno per giorno perchè essendo stati in contatto con i giocatori positivi possono positivizzarsi. Secondo il 'protocollo partità scritto dal ministero lo scorso giugno i giocatori negativi potranno allenarsi se verrà confermata la loro negatività», ha però specificato all'ANSA la responsabile del settore profilassi della Asl 3 di Genova, Anna Opisso.

Per il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri «in caso di più calciatori positivi va fatto un passo indietro, stabilizzare la situazione e ripartire. Ma la decisione di fermare un campionato di calcio non passa per il vice ministro della Salute, e quindi parlo da medico. Se hai una squadra di calcio con molti giocatori positivi - ha proseguito Sileri - quella squadra farà fatica a giocare, ma quello che mi preoccupa è l'eventuale positività di altri giocatori di altre squadre, perchè sebbene dubito che il contagio possa avvenire in campo con facilità perchè il contatto lo hai mentre giochi, sono più preoccupanti i contatti conviviali come nello spogliatoio, a cena. Quindi se troviamo dieci giocatori positivi da una parte, cinque dall'altra, faccio fatica a pensare ad un campionato aperto».

E in serie B spunta una positività in casa Salernitana, a poche ore da una partita.
Lo ha comunicato la società campana che, allo stesso tempo, ha precisato «che il tesserato non ha avuto contatti con il gruppo squadra da domenica». Tutti gli altri tamponi sono, invece, risultati negativi. La notizia è arrivata pochi minuti prima del fischio d'inizio di Salernitana- Sud Tirol, valida per il secondo turno di Coppa Italia. Nella serata di ieri, invece, il club campano aveva comunicato «che non c'è stata alcuna positività accertata all'interno del gruppo squadra bensì due tamponi dovranno essere ripetuti in quanto il materiale prelevato è risultato insufficiente ai fini di una diagnosi». 
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