Fantacalcio, l'asta notturna diventa una moda: per migliaia di allenatori è «l'unica soluzione»

Fantacalcio, l'asta notturna diventa una moda: per migliaia di allenatori è «l'unica soluzione»
di Loris Alba
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Sabato 7 Settembre 2019, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 15:42
L'asta del fantacalcio è uno dei momenti più importanti e significativi della nuova stagione calcistica. Un rito unico, memorabile, che vede migliaia di fantallenatori riunirsi con un unico scopo: costruire una squadra competitiva e che possa ambire alla vittoria. 

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Sempre più difficile è però, negli ultimi anni, fissare una data e un orario in cui tutti partecipanti siano disponibili. Soprattutto in leghe numerose, tra vacanze, impegni lavorativi e obblighi familiari, più si cresce e più fare l'asta del fantacalcio diventa maledettamente complicato. Con l'arrivo di agosto e i fuochi d'artificio del calciomercato, l'ansia cresce e diversi sono i gruppi di amici alle prese con problemi organizzativi.

Sullo storico gruppo Whatsapp della lega, il presidente Riccardo inizia a sondare la disponibilità dei colleghi fantallenatori. Con dodici squadre da chiamare a rapporto, la missione non è semplice. Andrea è in vacanza, Christian è impossibilitato ad esserci per motivi logistici, Luca e Simone sono impegnati frequentemente con il lavoro. Ma il grande evento non può saltare: una soluzione c'è, deve esserci. 

Qualche minuto di riflessione, le attente valutazioni dei membri storici e alla fine la sentenza: «Dobbiamo farla di notte, non c'è altra soluzione». Così, sondate rapidamente le esigenze dei partecipanti, si cerca di trovare l'accordo migliore per tutti. Dopo una lunga discussione, l'inizio è stabilito per l'1, nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 settembre. 

Tutti danno l'assenso e, anche se qualcuno dice che arriverà con un leggero ritardo, la lega può mettere agli atti il suo nuovo nome: "Quelli della notte". Christian è l'unico fuori per lavoro: la soluzione sarà per lui un'estenuante asta via Skype.

Arrivato il fatidico giorno, i giovani fantallenatori i riuniscono come di consueto a casa del campione in carica Stefano. I saluti, qualche rapida battuta e poi, all'1.30, si parte. Tutto fila liscio. Si comincia con i portieri, si passa ai difensori e poi, dopo una rapida pausa sigaretta si arriva ai centrocampisti. Alle 5.30 molti risultano essere stremati, poco lucidi, ma il momento è catartico: stanno per iniziare le chiamate degli attaccanti.

Si parte ovviamente con CR7 e a portarselo a casa, strapagandolo com'è ovvio che sia, è la Rubin Hood di mister Giuseppe. Poi Lukaku, Piatek, Immobile e Quagliarella. Il ritmo delle chiamate è forsennato e i bomber, soprattutto con così tante squadre in gioco, non sono molti.
Alle 6.40, finalmente, l'ultima chiamata: l'As Senzio chiude la sua rosa con l'acquisto di Gabbiadini, mettendo il punto finale ad una nottata epica. 

Quindi la colazione, i saluti e l'appuntamento, immancabile, ai futuri ed inesorabili sfottò, da consumarsi lentamente nel corso della stagione.

 
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