«Tasse evase per un milione di euro»: a processo l'ex calciatore Chevanton

«Tasse evase per un milione di euro»: a processo l'ex calciatore Chevanton
di Erasmo MARINAZZO
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Venerdì 10 Gennaio 2020, 20:41 - Ultimo aggiornamento: 22:20

Sotto processo per difendersi dall’accusa di avere evaso il fisco per circa un milione di euro, l’ex attaccante giallorosso Ernesto Chevanton. Uruguaiano, 39 anni, è rimasto nel cuore dei salentini non solo per le prodezze sotto rete, ma anche per avere dichiarato amore eterno a Lecce: «Ho portato le maglie di Monaco, Siviglia, Atalanta e Colon, ma non ho mai tolto la maglia del Lecce, quella è la mia pelle», la frase.

Ora Lecce lo chiama in Tribunale. Per rispondere dell’ipotesi di reato di evasione fiscale. Né più e né meno come un altro degli attaccanti rimasto nel cuore dei tifosi: Mirko Vucinic. Con la differenza che per il montenegrino è stato disposto il sequestro per l’equivalente della somma evasa contestata, poco meno di sei milioni di euro. E che il caso è ancora nella fase delle indagini preliminari.

Per Chevanton invece c’è il processo: l'udienza si è svolta oggi, 10 gennaio, davanti al giudice della seconda sezione penale, Silvia Saracino, che ha stabilito il rinvio del processo al 3 aprile dopo avere accolto l’istanza dell’avvocato difensore del calciatore, Angelo Valente. Il legale ha chiesto di depositare corposa documentazione in base alla quale la somma oggetto di contestazione sarebbe pari a 150mila euro, per gli anni di imposta 2011 e 2013. Per il 2012, invece, le carte attesterebbero il fatto - sostiene Valente - che Chevanton stia già regolando i suoi conti con il Fisco. Nessuna responsabilità penale, dunque, secondo la difesa. 

Intanto l’inchiesta del pubblico ministero della Procura di Lecce, Donatina Buffelli, e della Guardia di finanza, gli contesta un’evasione dell’Iperf che sfiora il milione di euro: esattamente 999mila 116 euro. Vale a dire: 396mila 732 euro nel 2011, su un importo di 891mila 500 euro; 165mila 140 euro su 390mila 322 euro; e 437mila 244 euro, su 726mila 767 euro. Reato, quella di evasione fiscale, commesso negli anni 2012, 2013 e 2014 ed accertato dalla Guardia di finanza nel 2018.

 

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