Euro 2020, ecco la Coppa. Martedì il trofeo in tour per le vie della Capitale

Euro 2020, ecco la Coppa. Martedì il trofeo in tour per le vie della Capitale
di Emiliano Bernardini - Ugo Trani
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Sabato 17 Aprile 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 17:46

Dopo l’ok, ecco la coppa. L’Uefa è di parola e premia subito l’Italia che, anticipando la scadenza del 19 aprile, si è subito messa in regola, dopo aver avuto il via libera dal Governo al Cts, per preparare la gara inaugurale dell’11 giugno all’Olimpico, con la Nazionale di Mancini che affronterà la Turchia. Il presidente Ceferin, anche per coinvolgere immediatamente la nostra Federcalcio, ha deciso di inviare il trofeo nella Capitale, dove tra meno di 2 mesi partirà questa inedita competizione itinerante. La Hernry Delaunay, vinta dagli azzurri solo nell’edizione del 1968 e proprio a Roma, sarà da lunedì sera nella Capitale. Da martedì mattina, invece, la gente avrà la possibilità di vederla in giro per la città. Le tappe previste, ancora da ufficializzare, saranno le location storiche: il tour, insomma, passerà dal Colosseo, da Castel Sant’Angelo con lo sfondo di piazza San Pietro e dal Campidoglio. Ovviamente l’Uefa, chiamata a suggerire l’itinerario, chiederà di fare arrivare la coppa fino allo stadio Olimpico. Da lì partirà l’edizione numero 16, con la prima delle 4 partite assegnate alla Capitale. Dopo la gara contro la Turchia, l’Italia sfiderà il 16 giugno la svizzera e il 20 il Galles. Anche un quarto di finale si giocherà a Roma, il 3 luglio. In occasione degli Europei di calcio, intanto, il pubblico tornerà in tribuna: l’Olimpico è stato rimodulato per consentire l’accesso a 15.948 spettatori per ogni match, cioè il 25% garantito dalla Figc all’Uefa (3.000 persone in Tribuna Montemario, 4.000 in Tribuna Tevere, 4.500 in Curva Nord e altre 4.500 in Sud). I biglietti venduti, escluso il 30 per cento già rimborsato (c’è tempo fino al 22 aprile), sono ancora più di 150 mila. L’Uefa dovrà dunque passar attraverso il sorteggio per assegnare i posti disponibili. Mercoledì pomeriggio, invece, la presentazione della coppa ai media alla Terrazza di Traiano, con vista sull’Altare della Patria. 
UEFA, I TIFOSI: «NO RIFORMA»
Non solo Europeo perché la Uefa è alle prese anche con la riforma delle competizioni per club.

Lunedì si terrà un’assemblea in cui si deciderà come strutturare la Champions League a partire dal 2024. «Nessuno può appropriarsi del futuro del calcio europeo. Noi tifosi non vogliamo più partite in Europa, ma campionati nazionali competitivi e una più equa condivisione della ricchezza del calcio» si legge in una lettera inviata ad Andrea Agnelli, presidente dell’ECA, da numerosi gruppi ultras delle principale squadre europee. Tra i firmatari, ci sono i tifosi di Lione, PSG, Arsenal, Manchester United, Bayern Monaco e Real Madrid. L’Associazione dei Club Europei, guidata dal presidente della Juventus, è accusata di voler favorire, attraverso il nuovo format della massima competizione continentale, un “manipolo di club già ricchi”. Secondo la riforma la Champions sarebbe aperta a 36 squadre e non più a 32. Ciascuna squadra dovrebbe giocare dieci partite contro avversari diversi, per favorire la visibilità mediatica della competizione e, dunque, far alzare il prezzo dei diritti televisivi per le partite in programma prima della fase a eliminazione diretta. Questo comporterebbe un calendario più fitto (84 gare in più): niente più pausa da metà dicembre a metà febbraio. 

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