Quello che si sussurrava quando ancora il cadavere del povero Sala non era stato ritrovato è diventato realtà ieri, a poco più di dieci giorni dal funerale e dall'ondata di commozione che la tragedia aveva suscitato: il Nantes ha denunciato alla Fifa il Cardiff, perché pretende il pagamento del calciatore.
La storia è nota: il povero bomber italoargentino Emiliano Sala, ceduto dai francesi ai gallesi per 17 milioni di euro, è scomparso il 21 gennaio precipitando nelle acque della Manica con l'aereo che lo stava portando a Cardiff. Una disgrazia che ha commosso tutto il mondo sportivo e non. Ma mentre negli stadi si osservava un minuto di silenzio per rendere omaggio a un ragazzo di 29 anni e i tifosi si recavano a depositare mazzi di fiori sotto la sede del club, il Nantes preparava il ricorso a suon di carte bollate per rientrare dei soldi ricordando la corsa cafona dei parenti al materasso del caro estinto per scovarne l'eredità. Certo, i contratti vanno rispettati, ma in questi casi bisognerebbe dare la precedenza alla decenza.
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Emiliano Sala, il Nantes pretende il pagamento del calciatore morto. Ma la decenza viene prima dei contratti
di Romolo Buffoni
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Giovedì 28 Febbraio 2019, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 10:38
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