Serie A: la Lega fa causa a Sky. Venerdì attesi i calendari

Serie A: la Lega fa causa a Sky. Venerdì attesi i calendari
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Martedì 26 Maggio 2020, 19:31 - Ultimo aggiornamento: 21:40
Entro il fine settimana potrebbe prendere corpo la fase 3 della Serie A. La Lega e la Federcalcio attendono l'incontro decisivo di giovedì con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Anche per una questione di garbo istituzionale, il Consiglio di Lega nel pomeriggio non ha espresso un orientamento sulle varie ipotesi di calendario valutate per le restanti gare di Serie A e di coppa Italia, interrotte quasi tre mesi fa per l'emergenza coronavirus. Ogni valutazione è rinviata a venerdì: dopo il Consiglio, alle 11.30 si riunirà l'Assemblea, convocata d'urgenza anche per affrontare la questione tv, anche se la prima mossa è già stata decisa.

Domani la Lega depositerà il un decreto ingiuntivo contro Sky, che non ha pagato l'ultima rata dei diritti tv e ha chiesto uno sconto del 15-18% anche in caso di prosecuzione del campionato. Si cerca invece un'intesa con gli altri licenziatari, Dazn e Img, le cui proposte verranno analizzate nelle prossime ore. Intanto il mondo del calcio resta con il fiato sospeso fino a giovedì. Anche perché il governo valuterà ancora 48 ore il flusso dei dati sui contagi per definire la strategia sugli spostamenti fra le regioni, ovviamente fondamentali per portare a termine la stagione. La ripresa potrebbe scattare il 13 o il 20 giugno, e fra i club ci sono opinioni diverse anche su quali partite sia più opportuno giocare prima.

C'è chi, per armonizzare subito la classifica anche nell'eventualità di un nuovo stop, spinge per partire dai recuperi della 25/a giornata, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Inter-Sampdoria e Torino-Parma. Altri preferiscono inaugurare la ripresa con 10 partite della 27/a giornata, per poi recuperare la 25/a subito dopo con un turno infrasettimanale. La coppa Italia, al momento, potrebbe trovare spazio in coda a due mesi in cui spesso le squadre dovranno giocare ogni tre giorni.

A preoccupare l'Assocalciatori c'è il rischio di infortuni, giocando così tanto dopo un lungo stop, e non è l'unica questione sollevata dal 'sindacatò, che chiede di non giocare alle 16.30 e contesta le norme per l'iscrizione ai campionati che sposta il controllo del pagamento degli stipendi. Venerdì in assemblea si analizzerà anche il 'piano B', ossia un format con brevi fasi di playoff e playout nel caso non ci fossero le condizioni per disputare tutte le partite, come previsto dal comunicato dell'ultimo Consiglio della Federcalcio.

L'obiettivo resta assegnare lo scudetto, definire le qualificazioni alle coppe e le retrocessioni il 2 agosto, per poi dare spazio a Champions ed Europa League. E anche per le coppe si deve valutare una soluzione alternativa. Anche oggi sono proseguite le riunioni fra la Uefa, l'Eca e l'European Leagues, in cui si continuano ad analizzare anche altri format, fra cui quello della final four. Altro nodo da sciogliere è quello dei contratti, da prolungare per portare a termine la stagione oltre la sua naturale scadenza.
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