Cardelli, dalla Lazio agli Usa: “Troppi
stranieri, qui veniamo trattati di m...”

Cardelli, dalla Lazio agli Usa: “Troppi stranieri, qui veniamo trattati di m...”
di Enrico Sarzanini
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Mercoledì 7 Settembre 2016, 09:17
Una Serie A piena zeppa di stranieri ed una Nazionale che stenta a trovare talenti. Sarà forse per questo che Filippo Cardelli ad appena 18 anni ha deciso di dire basta.

Da due stagioni nelle giovanili della Lazio ha spiegato la sua scelta con un lungo post su Facebook: «Dopo 10 anni di sacrifici lascio il calcio. Non ho avuto nessuna divergenza con l'allenatore (Andrea Bonatti, ndr) che è sempre stato onesto con me. Lascio perché questo non è più lo sport di cui mi sono innamorato da bambino. Non vedo che senso abbia giocare nella Lazio Primavera e essere circondato da stranieri, ed essere trattato pure come una m...., dopo tutti i sacrifici che ho fatto».

Parole forti che lasciano poco spazio alle interpretazioni: «La Serie A è piena di stranieri che guadagnano un sacco di soldi, il calcio degli italiani è morto, e sinceramente se devo essere trattato come uno straniero in patria preferisco andarmene». La società biancoceleste, però si difende: «È un tema che va affrontato senza polemiche e riguarda tutto il calcio nazionale la posizione del club e la Lazio è uno dei club con il minor numero di stranieri».

Unico a sostenerlo pubblicamente è stato Riccardo Marchizza, difensore della Roma classe '98: «Non lasciare che tutta la m... che hai elencato possa allontanarti dalla cosa che ami di più. Altrimenti gliela daresti vinta». Cardelli però la sua scelta l'ha fatta e andrà in Usa: «Il calcio lì è anni luce indietro, ma almeno ha un briciolo di dignità, quella che noi abbiamo perso». Poi un pensiero al laziale Lombardi, a segno all'esordio a Bergamo con i biancocelesti: «Mi sono emozionato, un ragazzo italiano che corre e suda per la maglia, questo è quello che dovremmo vedere sempre».
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