Roma, ecco il Benevento: Fonseca riparte con Calafiori positivo al Covid

Roma, ecco il Benevento: Fonseca riparte con Calafiori positivo al Covid
di Alessandro Angeloni
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Domenica 18 Ottobre 2020, 07:30

L’estate ha portato positivi vacanzieri, Mirante, Carles Perez e Bruno Peres (e Kluivert, che poi è stato ceduto), l’autunno si è presentato con contagiati nazionali come Diawara e Calafiori. Il guineano sei giorni fa, Ricky ieri. La Roma, in continuo contatto con la Asl, ha messo il gruppo in totale isolamento, per evitare rischi sulla gara di oggi (altro giro di tamponi) contro il Benevento. Una piccola bolla.
GIRI DI TAMPONI
Diawara e Calafiori, sono risultati positivi dopo i viaggi con la Guinea e con l’Under 20, che ha sostituito la 21 nella sfida contro l’Irlanda, per via dei casi azzurri, tra i quali Bastoni. Mentre il primo gruppo ha smaltito la quarantena in assenza di partite, gli ultimi due qualche noia all’allenatore la creano. Diawara è il primo cambio a centrocampo, Calafiori la prima e unica alternativa a Spinazzola. E oggi, abbiamo capito, per tornare disponibili, ci vogliono all’incirca una quindicina di giorni. E la Roma di partite in questa fase ne gioca. Comprese quelle di Europa League. Il blocco delle 7 gare in venti giorni se non viene saltato tutto, poco ci manca. Vedremo. Intanto la Roma riparte dal Benevento, la brillante formazione di Pippo Inzaghi che, per ora (c’è in ballo la sentenza definitiva sulla sconfitta a tavolino di Verona, per ora a svantaggio della Roma), ha due punti in più dei giallorossi. Il tecnico viene da una settimana complicata: le nazionali gli hanno portato via un bel pezzo della rosa e in più gliene ha restituiti due con il Covid addosso. Aumentano gli impegni e diminuisce l’organico (compreso l’infortunio di Smalling). Chi c’è deve essere al top, fisicamente e psicologicamente. Vedi Dzeko, vedi Pellegrini. «Lorenzo può stare in diverse posizioni, con il Verona l’ho schierato come in Nazionale. Può fare anche il trequartista, o mediano. E’ molto importante per la noi». E Dzeko? Con Edin, si disse, aveva interrotto i rapporti dopo la sfida in Europa League con il Siviglia. «Abbiamo un ottimo rapporto, è motivato. Non c’è nessun problema». Edin-Mayoral, Fonseca è per l’alternanza e non per la convivenza. «Insieme è difficile, la squadra non è abituata a giocare con due attaccanti». Chiaro. 
PAROLE POCO GRADITE
Il dubbio per questa sera è a destra: Santon o Peres.

In vantaggio il primo. E pensare che nella Roma poteva starci anche Florenzi, che non è Cafu, ma con chi c’è ora poteva giocarsela. «Io volevo che restasse, Ale ha deciso di andare al Psg». Chissà, magari con un ds, le cose sarebbero andate diversamente. «La società sta cercando un direttore sportivo perché ne abbiamo bisogno. E’ molto importante per la squadra». Arriverà, presto. Per adesso restano le parole amare dell’allenatore, che ha evidenziato come la Roma abbia una rosa inferiore alle big d’Italia, quelle che lotteranno per le prime quattro posizioni. «Ho detto che nessun allenatore è mai soddisfatto della rosa, non che non si possa lottare con queste squadre». Fonseca conferma quanto detto a “Record”, parole che il club no ha gradito. Notiziola: la Roma ha tesserato - svincolato dal Pescara - il portiere Simone Farelli (‘83), da oggi si allenerà come terzo con Savorani (ce l’ha avuto al Siena). Non gioca da quattro anni. 

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