Europei 2016. Italia-Finlandia: l'attacco azzurro non convince. Zaza sbaglia troppo

Simone Zaza
Simone Zaza
di Alessandro Angeloni
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Lunedì 6 Giugno 2016, 23:16
dal nostro inviato
VERONA Al netto dei problemi strutturali dell'Italia (dalla mancanza di talenti ai giovani sempre più surclassati dagli stranieri), Conte deve risolvere solo un vero dilemma in vista della gara d'esordio del 13 e dell'Europeo in generale: la coppia d'attacco. Che continua a non pungere, pur dimostrando (tutte le punte) una grande forza di volontà e senso tattico. Prendiamo Zaza, ad esempio. Lo juventino - contro la Finlandia - è stato provato al fianco di Immobile, e Pellè ha giocato solo gli ultimi spiccioli: ha corso tanto, si è sbattuto, ma quando ha avuto le occasioni giuste, le ha fallite.

Manca quell'imprevedibilità in avanti che nelle situazione al limite fa, e deve fare, la differenza. Pellè stavolta è ingiudicabile, ma è uno che ti dà lo stesso apporto fisico, ma pure lui non è un cecchino, anche se segna più di Zaza. Il dilemma principale è quello: meglio Zaza o Pellè come prima punta? L'impressione è che dopo la sfida con la Finlandia, Conte stia riconsiderando l'ex attaccante del Sassuolo. E la seconda punta? Altro dilemma.

Immobile non benissimo, Eder mai visto è sparito dai radar, Insigne continua a starsene in panchina e non viene mai invitato al ballo delle punte. A conti fatti quelli che stanno meglio sono Pellè e Zaza, ma Conte non li ha mai schierati insieme, pur dichiarando che possono formare una coppia. Continuano a segnare soprattutto i centrocampisti e questa è l'ancora di salvezza. Candreva è una garanzia, al di là del gol su rigore, De Rossi ha dimostrato di stare meglio di Motta. Le gioie possono arrivare dagli esterni: El Shaarawy fa un lavoro dispendioso ma in porta ci arriva spesso, così come Giaccherini, così come Florenzi. Ma se non si svegliano le punte, diventa tutto molto più difficile.  

 
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