Chi è l'anti-Inter? Milan, Atalanta o Napoli, ecco perché questo è il weekend decisivo

Chi è l'anti-Inter? Milan, Atalanta o Napoli, ecco perché questo è il weekend decisivo
Chi è l'anti-Inter? Milan, Atalanta o Napoli, ecco perché questo è il weekend decisivo
di Andrea Sorrentino
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 17:20

Se è partita la caccia all’anti-Inter, sappiamo già chi è la volpe, e chi può essere il suo primo antidoto. Le risposte sono, nell’ordine: l’Atalanta, e la Roma di Mourinho. La penultima del girone di andata srotola gli ultimi due scontri diretti, dei 21 possibili, tra coloro che a inizio stagione sono state definite “le sette sorelle”, insomma le migliori del lotto; anche se non si erano fatti i conti con la Fiorentina che prova a inserirsi nel grande gioco, e nemmeno con l’Empoli, cha nel frattempo ha agganciato l’ottavo posto spingendo più giù la Lazio.

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Ma insomma per convenzione le sette sorelle rimangono le più brave, anche se si è ormai capito che la più forte per organico e per qualità delle alternative è l’Inter campione d’Italia, che da domenica scorsa si è issata al primo posto in classifica di sua competenza. Da Atalanta-Roma e Milan-Napoli, gli scontri clou del weekend, il campionato cerca risposte, vuole sapere chi può essere l’alternativa ai nerazzurri, reduci da cinque vittorie in fila, una dietro l’altra, schiacciando avversari come sassolini.

Al momento l’unica avversaria accreditata può essere l’Atalanta di Gasperini, che di vittorie consecutive ne ha infilate addirittura una in più, sei, in un periodo perfetto in campionato, e invece assai peggiore in Champions League, dove è arrivata l’eliminazione per mano del Villarreal. Ma lo stato di salute dei bergamaschi è notevolissimo, lo certifica la qualità delle prestazioni all’interno delle sei vittorie di fila (tra cui due in casa di Juventus e Napoli), l’intensità agonistica espressa, la facilità ad andare in gol.

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Se in Atalanta-Roma andasse in campo il pregresso, cioè la qualità evidenziata dall’Atalanta nelle ultime partite opposta ai ritmi bassi e faticosi mostrati dalla Roma ad esempio contro lo Spezia, potrebbe non esserci partita, e questo è giusto premetterlo: allo stato delle cose, l’Atalanta si è mostrata assai superiore alla Roma sul piano agonistico e tecnico. Se invece Mourinho riuscisse a cucire addosso a Gasperini una partita di perfetto equilibrio difensivo e di contropiede chirurgico, e se trovasse finalmente qualche episodio positivo o fortunato come raramente gli è capitato finora, magari potrebbe tirar fuori una sorpresa tra le più notevoli del campionato, e rimettere in discussione tante cose, fuori e dentro la Roma. Ci vorrà un’impresa, considerato anche che la Roma non riesce a battere una grande ormai da un campionato e mezzo. L’altro scontro, quello del San Paolo, sembra un po’ il confronto tra le deluse della prima parte della serie A.

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Napoli e Milan hanno viaggiato a lungo a braccetto in testa alla classifica, esprimevano un calcio persino ribaldo per quanto era fluido, autorevole. Ma poi hanno accusato l’inevitabile calo di chi è assillato da infortuni di ogni genere. Il Milan ne ha avuti fin dall’inizio della stagione, e anzi il suo merito è stato quello di essere andato avanti nonostante tutto, oltre i propri limiti; ma nell’ultimo mese, caduto anche Kjaer e perdurando l’assenza di Leao e in parte di Giroud, in più con Brahim Diaz che non si è mai ripreso del tutto dal Covid, ha iniziato a faticare, anche se Ibrahimovic sorprende sempre.

 

Il Napoli invece si è piegato sul terribile combinato disposto delle assenze della sua dorsale africana (Koulibaly-Anguissa-Osimhen) e di Fabian Ruiz, ovvero le sue eccellenze assolute, e ha perso terreno per forza di cose. Contro il Milan a Spalletti mancherà pure Insigne, dunque sarà un Napoli in sedicesimo, che cercherà di limitare i danni, o di andare ben oltre le sue possibilità. A naso, il Milan sembra comunque più attrezzato a gioco lungo per aspirare al ruolo di anti-Inter, e la partita del San Paolo ci dovrà confermare anche questo. Per noi, mentre il girone d’andata sta per concludersi. la griglia delle favorite rimane: Inter, Milan, Atalanta e Napoli. Alla diciottesima giornata il compito di confermare o meno le previsioni. Col fattore-Mou che potrebbe sparigliare le cose. 

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