Chi è Alex Zanardi: dalla Formula Uno agli ori olimpici nell'handbike, nel 2001 l'incidente che gli costò le gambe

Chi è Alex Zanardi: dalla Formula Uno agli ori olimpici nell'handbike, nel 2001 l'incidente che gli costò le gambe
Chi è Alex Zanardi: dalla Formula Uno agli ori olimpici nell'handbike, nel 2001 l'incidente che gli costò le gambe
di Francesca Monzone
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Venerdì 19 Giugno 2020, 19:35 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 08:31

Alex Zanardi è il campione di sempre, capace di stupire in tutte le discipline da lui affrontate. La carriera sportiva del campione bolognese di 53 anni è iniziata  con l’automobilismo, sport che gli apparterrà per sempre, anche dopo quel drammatico incidente del  settembre 2001, dove a Lausitzring perse entrambe le gambe. Lui stesso si definiva un miracolato, poiché in quell’incidente nel suo corpo rimase un solo litro di sangue.

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Alex, che nel 1979 aveva perso la sorella maggiore Cristina, morta in un incidente stradale, sposato con Cristina, papà di Niccolò, non si perse d’animo e al risveglio in ospedale, pensò subito a come sarebbe stata la sua nuova vita, non con tristezza ma con l’entusiasmo e la voglia di andare avanti, per sua moglie e suo figlio.
 

 



Campione di CART nel 1988 esordì nella Formula 3 italiana per poi passare nel 1991 in Formula 3000 e poi nella Formula 1. Nel 1995 il ritorno alla CART e nel 1998 la sua migliore stagione nella categoria, conquistando sette volte  la vittoria.
 


Per lui un breve ritorno in Formula 1 tra il 1998 e 1999 e poi il rientro nella categoria per lui più amata. 


Nonostante il devastante incidente  del 15 settembre 2001 in Germinia al Lausitzring in Formula Kart, la sua esperienza con l’automobilismo non si è fermata, ma è dell'Handbike che per il campione di Bologna, anche ispirato conduttore televisivo, è arrivata un’altra opportunità nel mondo dello sport, quella  che lo porterà ad ottenere successi straordinari. Zanardi ha partecipato alle più grandi maratone, firmando record della corsa.

Nel 2007 per la prima volta ha partecipato alla Maratona di New York, ottenendo a sorpresa un quarto posto, l’anno successivo ai mondiali in Danimarca ha conquistato il suo primo argento nella prova a cronometro e il 5° posto in quella in linea. Nel 2011 è tornato a New York vincendo la maratona e scrivendo il nuovo record nella categoria della Handbike.

Il 18 marzo del 2012 sarà la maratona di Roma il palco di una nuova impresa, con vittoria e record. A Londra nello stesso anno alle paralimpiadi ha conquistato l’oro sia  nella prova a cronometro che in quella su strada.

Anche a Rio nel 2016 conquisterà l’oro. Nella sua straordinaria carriera Zanardi ha ottenuto 16 ori mondiali tra cronometro, prova su strada e staffetta, oltre a 5 medaglie d’argento e un bronzo. Numerose sono le maratone da lui vinte, ma l’ultima sfida riguardava un progetto per promuovere lo sport per disabili.

Zanardi grazie all’aiuto di alcuni sponsor ha creato Obiettivo 3, dedicato alla diffusione del l’handbike, in particolare tra i giovani. Tra i suoi obiettivi c’era quello di portare tre ragazzi di Obiettivo 3 alle prossime paralimpiadi di Tokyo. 

 

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