Domani la Milano del CSI vuole conquistare il record dei palleggi

Domani la Milano del CSI vuole conquistare il record dei palleggi
di Massimo Sarti
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Giovedì 1 Ottobre 2020, 18:18
«La scuola, tra mille fatiche è ripartita. E, tra mille fatiche, sta ripartendo anche lo sport di base, che per noi ha la stessa valenza educativa». Lo ha detto Massimo Achini, presidente del CSI Milano, che nella stagione passata, interrotta bruscamente a causa del Covid-19, ha fatto giocare più di 700 società a calcio, basket e volley. E proprio il volley sarà protagonista domani, venerdì 2 ottobre (dalle 15,30), in Piazza Città di Lombardia a Milano: circa 160 ragazze del CSI cercheranno di battere il record di 151 palleggi consecutivi detenuto dalla città di Alessandria. In aiuto ci saranno i giocatori dell'Allianz Powervolley Matteo Piano (capitano della squadra meneghina nonché centrale della Nazionale), Luka Basic e Stephen Maar, nonché noti personaggi dello personaggi dello sport come Andrea Zorzi (uno dei più grandi pallavolisti di tutti i tempi) e la campionessa paralimpica Giusy Versace. È atteso pure il Governatore Attilio Fontana per un saluto.

Tra sabato e domenica sarà poi un florilegio di video sui social del CSI e delle società affiliate, invitate a postare con fantasia scene di gioco dai propri campi. Tutto vale per arricchire questa serie di iniziative (ideate insieme all’Assessorato Sport e Giovani di Regione Lombardia e in collaborazione con Sport for Nature) chiamate “Ripartenza da record”. «Le problematiche per le società restano tantissime, ma la ripresa è concreta. Ci siamo. Abbiamo chiuso le iscrizioni ai campionati di calcio con oltre 1650 squadre, più o meno sui numeri dell'anno scorso. Attendiamo le adesioni ai tornei di basket e volley, che abbiamo dovuto posticipare sino al 19 ottobre», ha aggiunto Achini.

Anche il CSI ha affrontato e sta affrontando il problema della concessione delle palestre: «Da un lato ringraziamo i tanti sindaci, assessori e dirigenti scolastici che le hanno già riaperte allo sport. In altre situazioni ci sono problematiche serie, che capiamo. Ma sommessamente dico che queste non si risolvono togliendo lo sport a ragazzi e ragazze».