Il mito Cairoli dice basta: oggi a Mantova l'ultima gara

Il mito Cairoli dice basta: oggi a Mantova l'ultima gara
Il mito Cairoli dice basta: oggi a Mantova l'ultima gara
di Sergio Arcobelli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 10 Novembre 2021, 00:54

La fine di un’era. Dopo 9 titoli mondiali e 94 Gran Premi vinti (l’ultimo a Pietramurata lo scorso 27 ottobre), oggi Antonio Cairoli chiuderà a Mantova una fenomenale carriera nel motocross. E cosa c’è di più bello che farlo davanti ai propri tifosi? Abbiamo ancora negli occhi le ultime gare italiane di Valentino Rossi e di Federica Pellegrini… È una settimana di addii: oggi Cairoli, domenica a Valencia il Dottore e la Divina a Eindhoven. Tre leggende che hanno scritto la storia dello sport italiano e mondiale. Prima di lasciare la scena, però, Cairoli affronterà due gare sulla pista “Tazio Nuvolari”, dove andrà a caccia di un ultimo acuto, sebbene ormai sia aritmeticamente fuori dai giochi dalla sfida per il titolo iridato. Eppure, a 36 anni il campione siciliano di Patti, provincia di Messina, ha dimostrato di essere ancora molto competitivo sullo sterrato. Lo scorso weekend, per esempio, ha chiuso terzo in gara 1, sempre sul crossodromo di Mantova. Se ne avrà l’occasione, oggi proverà ad acciuffare un successo, pur dovendo avere un occhio di riguardo nei confronti del compagno di marca Ktm, Jeffrey Herlings, in corsa per il titolo mondiale insieme al francese Romain Febvre e allo sloveno Tim Gajser.
Qualche settimana fa, per aver lasciato passare Herlings all’ultimo giro di gara-2 del GP Garda, un bel gesto da parte di un nove volte campione del mondo apprezzato in primis dall’olandese («Vorrei ringraziare il più grande di tutti i tempi, Antonio Cairoli, per il supporto»), il siciliano aveva ricevuto addirittura delle minacce di morte. Tony si era sfogato sui social: «In alcune situazioni devi aiutare il tuo compagno di squadra e vedevo che Jeffrey stava arrivando da dietro, per questo gli ho ceduto la mia posizione.

Qualsiasi marchio lo avrebbe fatto se avesse avuto un compagno di squadra in lotta per il titolo mondiale. Alle persone che mi mandano minacce di morte vorrei rispondere: non me lo merito. Mi comporto sempre come un vero gentiluomo dentro e fuori la pista».

CARRIERA RECORD
La carriera di Tony è stata costellata di tanti successi e anche tanti incidenti. Ma ha saputo sempre ritornare più forte. Le operazioni e le fratture al ginocchio, al gomito e alle mani non lo hanno mai abbattuto. Anzi, si è presentato più motivato che mai ai nastri di partenza, pure nelle sfide contro la new generation del motocross. Sempre con un obiettivo chiaro in testa: quel decimo titolo mondiale che ha inseguito a partire dal 2017, l’anno del suo ultimo trionfo nella generale. Quello stesso sogno accarezzato anche da Rossi, arrivato però ad allungare la carriera oltre i 40 anni. Cairoli no. Ha preferito dire basta quando ancora era in corsa per il titolo iridato. Il 15 settembre il giorno dell’annuncio: «Sento di non avere più il fuoco dentro e per questo ho deciso di fermarmi. È stata una decisione difficile, ma non voglio concludere la mia carriera lottando per la decima posizione». Dopo l’annuncio del ritiro, è arrivata una grande vittoria: quella del 27 settembre a Mantova al Trofeo delle Nazioni, una sorta di campionato mondiale di motocross vinto con la Nazionale azzurra. L’ennesimo successo dello sport italiano di quest’anno, che verrà ricordato a lungo anche per l’ultima recita di un suo fuoriclasse. 

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