Auguri, Gianni Clerici. Lo scrittore prestato al tennis compie 90 anni

Auguri, Gianni Clerici. Lo scrittore prestato al tennis compie 90 anni
di Marco Lobasso
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Venerdì 24 Luglio 2020, 07:00
Gianni Clerici compie oggi 90 anni. Lo Scriba, uno degli ultimi giornalisti-monumento in Italia, ci regala articoli, saggi, libri, romanzi, poesie e pillole di saggezza da sempre. Un privilegio. Si dice che Clerici sia un fuoriclasse della scrittura prestato al tennis. Benedetta la sua scelta, allora, che ci dà la possibilità di godercelo nel mondo dello sport, pulito, democratico e ancora romantico. 
Che tennis troveremo ad agosto, se lo troveremo?
«Difficile dirlo, la situazione è in continua evoluzione e l’America se la passa male, proprio lì dove dovrebbero iniziare i tornei internazionali di questa stagione assurda. Ma senza le condizioni sarà difficile giocare negli Usa».
Se come per incanto si riprendesse davvero, che tennis troveremmo: ancora i big al vertice o finalmente il sorpasso dei giovani sfidanti?
«Io credo che ancora per quest’anno non ci saranno sorprese e i grandi come Federer, Nadal e Djokovic riusciranno a difendere i propri ruoli di vertice».
Ma Federer ha ormai quasi 40 anni.
«Certo, ma è ancora magnifico vederlo giocare; si può soprassedere ancora un poco all’età anagrafica. Però, basta chiedermi se è lui il più grande di sempre, non si risponde a queste dommande».
Le hanno assegnato tanti soprannomi, spesso simpaticissimi: scriba è quello più famoso. E quello più divertente per lei?
«Potrei dire “quello del tennis”, ci ho fatto anche un libro. Però, in fondo, ne cito uno che mi dà la possibilità anche di ricordare il mio amico Rino Tommasi, ottimo giornalista e compagno di tanti anni di lavoro e di telecronache: mi chiamava Dottor Divago, perché amavo andare oltre il tema del match che commentavamo. Mi è caro quel soprannome».
Alla soglia dei 90 anni Gianni Clerici è tornato in libreria con un volume fantastico, che sfiora soltanto il suo amato tennis e si proietta in un romanzo ambientato nel futuro, "2084, la dittatura delle donne", che in qualche modo segue la falsa riga del successo mondiale di George Orwell e del suo “1984”.
«Lo avevo già scritto prima dell’avvento del Covid, il lockdown mi ha permesso di perfezionare il tutto e di essere pronto a pubblicare. E’ stato un lavoro bello, difficile e faticoso».
Romanziere, poeta, saggista e poi i libri sul tennis, come “500 anni di tennis”, un best seller planetario, tradotto in decine di lingue, con infinite ristampe. Anche per questo Gianni Clerici nel 2006 è entrato di diritto nella hall of fame mondiale di Newport.
«Una soddisfazione grande, il tennis è la mia vita. Spero che non cambi, nonostante i tentativi che stanno facendo. In fondo, ha sempre trovato il modo di sopravvivere, spero lo faccia ancora».
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