Massimiliano Rosolino: «Il virus non ci piegherà, sport azzurro esempio per il mondo»

Massimiliano Rosolino: «Il virus non ci piegherà, sport azzurro esempio per il mondo»
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Lunedì 16 Marzo 2020, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:36
Un campione olimpico sa come si fa. Max Rosolino sa come parlare agli sportivi, sa come incoraggiarli, come consigliarli, pure in questi giorni così difficili. E non solo perché è stato oro a Sydney 2000 nei 200 misti. Lo sa fare perché è ancora uno splendido atleta: a 40 anni e poco più è diventato un triathleta di livello internazionale: nuoto, ovviamente, ma anche tanta corsa e tanta bicicletta. Così le sue parole diventato importanti per tutto lo sport italiano.
Rosolino, come se ne esce da questo periodo così difficile?
«L'Italia è già un esempio per tutto il mondo. Rispettiamo le regole, sono giorni che siamo diventati virtuosi, quasi perfetti. L'ho sempre saputo: nei momenti difficili noi italiani siamo i migliori. Ovviamente anche allo sport. Ci prenderanno come esempio, per uscire dalla crisi. Perché noi ne usciremo presto. E bene».
Max ottimista nonostante i numeri, i dati, le curve che non calano.
«Sapremo resistere fino alla fine. Siamo un popolo che quando rispetta le regole lo fa fino in fondo, ma non rinuncia mai a essere se stesso. Cantiamo dai balconi a squarcia gola l'inno d'Italia e le canzoni di Pino Daniele. Siamo più uniti di prima e più forti degli altri Paesi. Per questo sono ottimista. Ne usciremo più forti».
E lo sport italiano?
«Stiamo facendo tutti dei sacrifici e intanto fino a ieri abbiamo continuato a vincere tanto nelle gare ancora non sospese ne mondo. Avete visto negli sport invernali Brignone, Moioli e Wierer? I campioni italiani sapranno come tenersi allenati».
Anche Rosolino lo sa e lo mette in pratica.
«Io mi sto dedicando al triathlon e non è uno scherzo, visto che oltre al nuoto c'è il ciclismo e la corsa. Tanti rulli a casa, attentissimi alla dieta e molto ottimismo. Poi, se ci scappa una breve corsetta, nel rispetto delle regole, va bene».
Allenarsi a casa in questi giorni è anche una questione di testa?
«Bisogna essere forti di testa e gli atleti italiani lo sono. Nell'emergenza tiriamo fuori il meglio. Sorrisi e disponibilità sempre, ma posso garantirvi che quando si sta a casa tutto questo tempo anche portare fuori il proprio cane o gettare di sera la spazzatura diventano cose molto piacevoli e salutari».
Sono saltati tanti eventi sportivi tra marzo e aprile. Il pensiero va sempre lì, alle Olimpiadi di Tokyo a fine luglio. Si disputeranno?
«Diamo tempo al tempo, vinciamo le nostre battaglie in Italia e in Europa e poi penseremo ai Giochi. i giapponesi, si sa, sanno fare miracoli organizzativi».
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