Giovani e sport: quale merenda? La campagna per la merenda giusta dei bambini sportivi

Giovani e sport: quale merenda? La campagna per la merenda giusta dei bambini sportivi
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Giovedì 26 Novembre 2020, 12:34

I bambini e i ragazzi italiani che fanno sport hanno l’abitudine (corretta) di fare merenda: il 99% infatti si concede uno spuntino pomeridiano, alternando frequentemente (altra buona pratica) il dolce e il salato. Gli alimenti preferiti sono frutta, merendine, biscotti, yogurt ma anche pane con prosciutto o formaggio, pizzette o crackers. Un po’ meno buona, invece, l’altra notizia: solo 6 giovani (under 13) su 10 praticano regolarmente un’attività fisica. È il Centro Italia in testa a questa classifica, con il 77% di giovani praticanti davanti al Nord Italia (60%). Più indietro il Sud Italia dove solo 1 bambino su 2 (50%) fa sport.

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Sono queste alcune delle evidenze emerse dalla ricerca Doxa – Junior “Sport e Merenda” che ha analizzato - attraverso 1.265 interviste a genitori e bambini con il metodo CAPI - la merenda di bambini e ragazzi italiani (5-13 anni), valutando, da una parte, eventuali differenze di approccio, nelle quantità e tipologia di alimenti, tra quella di chi fa sport e quella di chi non lo fa. Dall’altra, l’indagine ha anche evidenziato il rapporto tra i giovani italiani under 13 e lo sport, per capire a che punto siamo con la diffusione della pratica sportiva giovanile nel nostro Paese.

Lo studio è stato presentato ieri, mercoledì 25 novembre, nel corso dell’evento “Giovani e sport: quale merenda?” organizzato da Unione Italiana Food - l’associazione di categoria che rappresenta le principali aziende produttrici di merendine confezionate e che da anni porta avanti una campagna di informazione sulla merenda sul sito www.merendineitaliane.it - e SISA, Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione. Un’iniziativa voluta per ribadire l’importanza dell’attività fisica e della corretta merenda per i più giovani, fornendo suggerimenti concreti ai genitori su come dovrebbe essere lo spuntino pomeridiano a seconda dell’attività sportiva praticata dal proprio figlio.

Dalla ricerca Doxa - Junior è emerso che i bambini e ragazzi (5-13 anni) che praticano attività fisica fanno sempre (99%) merenda e alternano un po’ più spesso (rispetto ai bambini che non fanno sport) la merenda salata con quella dolce. Tra gli alimenti dolci preferiti a merenda, nel pomeriggio, vi sono la merendina confezionata (26%), il classico pane e marmellata o con crema di nocciole (23%), la frutta fresca o macedonia (17%) e i biscotti non ripieni (15%). Tra quelli salati invece troviamo pane con affettati o formaggi (15%), pizzetta (14%), crackers, schiacciatina o grissini (12%) e focaccia (10%). La merenda (pomeridiana) si fa soprattutto a casa - abitudine di 7 bambini e ragazzi su 10 (69%) – mentre il 16% la fa fuori casa (ma non a scuola), il 6% la fa a scuola, infine il 5% non fa merenda il pomeriggio.

In generale, dallo studio è emerso come non ci siano particolari differenze tra la merenda dei ragazzi che fanno sport rispetto a quella di chi non lo fa. Un dato che fa riflettere sul fatto che la differenza sullo stato di salute, di peso corporeo e benessere delle giovani generazioni non è determinato in particolare da quello che mangiano a merenda, ma principalmente dalla sedentarietà e dalla scarsa attività fisica.

Se accendiamo i riflettori sulla parte della ricerca Doxa dedicata all’attività sportiva di bambini e ragazzi, scopriamo che oggi in Italia fanno sport 6 giovani su 10, pari a circa 3 milioni di bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni. La ricerca evidenzia che è il Centro Italia l’area più virtuosa per quanto riguarda il movimento e l’attività fisica: in questa zona il 77% dei bambini e ragazzi fa sport, superando il Nord che si ferma al 60%.

Purtroppo, al Sud e nelle Isole la situazione cambia. Qui, 1 ragazzo su 2 non fa sport (il 50% contro il 40% della media nazionale). Ed è anche l’area geografica che registra il tasso più alto di obesità infantile.

Proprio per fare cultura sulla merenda e sull’importanza del movimento, Unione Italiana Food e SISA hanno dato vita ad una campagna informativa dal tema “Giovani e Sport: quale merenda?” Per l’occasione la Prof.ssa Silvia Migliaccio, Segretario Nazionale della SISA, Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione, e la Dott.ssa in Dietistica Silvana Nascimben hanno ideato un calendario settimanale di 84 abbinamenti di merende dolci e salate per bambini e ragazzi, ideato su misura dello sport praticato e dell’età: dalla frutta al dolce fatto in casa, dai panini ai biscotti fino alle merendine. Il calendario è disponibile sul sito www.merendineitaliane.it, dove tramite un semplice quiz è possibile scoprire per i genitori e i ragazzi stessi qual è la merenda ideale in base al tipo di attività fisica svolto.

«L’obiettivo di questa iniziativa, afferma la Prof.ssa Silvia Migliaccio, Segretario Nazionale della SISA, è incoraggiare l’attività sportiva nei giovani cercando anche di dare dei consigli nutrizionali e, in particolare, di guidare la scelta delle merende da consumare prima o dopo aver intrapreso un’attività sportiva non agonistica. Salata o dolce che sia, l’importante è farla all’insegna dell’equilibrio e della varietà, con la possibilità di contemplare in quest’alternanza, 1-2 volte alla settimana, anche le merendine confezionate. L’alimentazione del giovane sportivo - prosegue la Prof.ssa Migliaccio - deve garantire l’apporto di carboidrati, proteine, lipidi, vitamine, sali minerali ed acqua in quantità adeguate al fine di ottimizzare la prestazione ma anche per garantire un equilibrio tra macro e micro nutrienti per perseguire al meglio le varie fasi della crescita».

Le merendine, dunque, a detta dei nutrizionisti, possono rientrare tra gli alimenti corretti da inserire, a rotazione, nel piano delle merende settimanali sia di chi fa sport che di chi non lo fa. I principali vantaggi riguardano la porzionatura - appena 35 gr in media – che la rende un prodotto corretto dal punto di vista nutrizionale oltre che buono al gusto, e anche la praticità, data dalla confezione. C’è poi da considerare il plus della varietà: dai 100 gr delle più leggere ai 180 delle più golose, adatte quindi a diversi dispendi energetici. Va inoltre ricordato il miglioramento nutrizionale di questi prodotti: grazie all’impegno dell’industria dolciaria negli ultimi 10 anni nelle merendine è stato ridotto il contenuto di grassi (-21%), zuccheri (-30%) e calorie (-21%).

«Da anni attraverso il sito www.merendineitaliane.it portiamo avanti iniziative e collaborazioni con istituzioni scientifiche, come la SISA, volte a promuovere una sana alimentazione e in particolare la corretta merenda verso le giovani generazioni», afferma Mario Piccialuti, Direttore Generale di Unione Italiana Food. «Siamo felici dei risultati ottenuti negli ultimi anni nel settore dolciario per il miglioramento nutrizionale di un prodotto della nostra tradizione alimentare come la merendina che, come confermano anche i nutrizionisti, può rappresentare una delle alternative valide per la merenda di bambini e adulti».

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