Il Valle d'Itria si presenta. Con stile

Il Valle d'Itria si presenta. Con stile
di Anita PRETI
3 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Luglio 2022, 05:00

“Mettiamoci all’opera” è un bel dire ma mettersi all’Opera, come si fa da oggi a Martina Franca, è un fare abbastanza complesso. Avvicinare più ascoltatori possibili alla bellezza della musica è uno degli scopi di questo fare che impegna la Fondazione Paolo Grassi per tutto il mese. 
C

i si mette all’Opera dunque da oggi per illustrare cosa dirà, farà, suonerà e canterà tra poche settimane il Valle d’Itria che si inaugura il 19 luglio e si conclude il 6 agosto. In programma opere di Prokof’ev, Bellini, Cavalli, il solito arco di tempo musicale che arriva fino al tempo presente di Campogrande. Ma prima delle esecuzioni si lascia spazio alle presentazioni. 

Prima di “Le jouer” di Prokof’ev un incontro sulla ludopatia

Per sfuggire alle solite accademiche e talora barbose “lezioni” di esperti, la Fondazione Paolo Grassi ha voluto attualizzare i temi, cercare agganci nella quotidianità e mai operazione è stata più indovinata rispetto alla prima proposta che si lega all’opera inaugurale di questa edizione del Valle d’Itria: “Le jouer” di Prokof’ev (19, 24, 30 luglio e 6 agosto) diretta, a Palazzo Ducale, da Jan Latham Koenig. Il pluripremiato regista inglese David Pountney, già a Martina per le prove dell’opera, interviene oggi insieme al direttore artistico del Festival, Sebastian F. Schwarz, al primo degli incontri promossi dalla Fondazione (19.30, chiostro di San Domenico) ed entrambi, parlando de “Le jouer”, in debito con “Il Giocatore” di Dostoevskij, affiancano l’equipe del Servizio gioco d’azzardo e dipendenze comportamentali della Asl di Taranto e le dottoresse Vincenza Ariano e Katia Pierri nella trattazione del tema “Affrontare la ludopatia”. Dostoeveskij ritorna poi nell’incontro del 15 luglio, sempre al Chiostro e alle 19.30, quando Giovanni Soresi che è stato uno dei principali collaboratori di Giorgio Strehler espone i cardini dell’ormai storica versione teatrale di “Delitto e castigo” di Dostoevskij realizzata nel 1947 dal regista triestino. 

In programma anche Bellini

Non ci si allontana molto da certe atmosfere se lunedì 18 (Fondazione, alle 19) “Le jouer” viene consegnata nelle mani di David Pountney e Fausto Malcovati, docente di Lingua e letteratura russa all’università di Milano. L’antica tradizione di una “lettura” dell’opera da parte dei protagonisti che avveniva nella sala dell’Arcadia del Palazzo Ducale, viene ripresa per intero dalla Fondazione e così cadenzati dalle rappresentazioni ecco domenica 17 (chiostro di san Domenico, 19.30) il toscanaccio Federico Maria Sardelli, persona e personaggio insieme, direttore, e il martinese Leo Muscato, regista, parlare del compositore Francesco Cavalli, 420 anni dopo la sua nascita, per via del “Xerse” (teatro Verdi, 25, 29 e 31 luglio). Mentre sabato 24 sarà presentato il libro “La consistenza dello spirito” (Diastema) scritto da Sara Elisa Stanglino-Shulze che ha curato l’edizione critica dell’opera. 
Infine due giorni dopo, il 26 luglio (alla Fondazione, dalle 10 in poi), convegno internazionale di studi sul tema “Ritorno al futuro: Xerse e l’irresistibile riscoperta della opere di Cavalli”. Mentre un ritorno veramente molto atteso a Martina Franca è quello della musica di Vincenzo Bellini. La sua “Beatrice di Tenda” (Palazzo Ducale, 23 e 26 luglio) viene illustrata poche ore prima della rappresentazione dal maestro Fabio Luisi e da Fabrizio della Seta autore di una monografia sul compositore di Catania appena edita da Il Saggiatore (Fondazione, 19)

Concludono gli incontri mercoledì 27 il musicologo Carlo Fiore e il critico musicale Riccardo Bertoncelli presentando, alla Fondazione alle 19, il Trio Kronthaler e “The living loving maid”, concerto di musica antica in programma a Martina la sera successiva (Chiostro, 22.30) poi in decentramento a Crispiano (29 luglio) e Otranto (31 luglio). 

La rassegna si chiude sabato 30 (Fondazione, 19) con Nicola Campogrande compositore di “Opera italiana” in prima mondiale a Palazzo Ducale (3 e 5 agosto).
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA