"Tailor Made": il talent della moda dietro le quinte

Tommaaso Zorzi con le due giudici di "Tailor Made" Elide Morelli (a sinistra) e Cristina Tardito
Tommaaso Zorzi con le due giudici di "Tailor Made" Elide Morelli (a sinistra) e Cristina Tardito
di Ferruccio Gattuso
3 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Maggio 2022, 16:57

Cucito su misura. Come no, un tempo. Sbagliato: la sartoria di qualità è sempre qui, e lotta insieme a noi. E per chi vuole scoprire un mondo affascinante ma sempre rimasto dietro le quinte oggi c’è “Tailor Made – Chi ha la stoffa?”, il talent show prodotto da Blu Yazmine dedicato al mondo della sartoria disponibile dal 28 giugno, per sei episodi, su Discovery+.

La prima puntura di spillo, è proprio il caso di dirlo, è di Tommaso Zorzi, uno che ci sa fare e che, dopo la conduzione di “Drag Race Italia”, prosegue la collaborazione con Warner Bros Discovery tirando le fila (anzi, il filo) di questa competizione tra dieci sarti amatoriali. “Con questo programma – spiega l’ex protagonista di Riccanza e Gieffe – dimostriamo che il sarto non è un mestiere di serie b: anzi, senza i sarti e le le sarte, tanti stilisti avrebbero solo dei bei disegni appesi al muro”.


Dieci concorrenti, dunque: da questo manipolo di talentuosi e determinati artigiani della stoffa emergerà un solo vincitore, cui sarà concesso di partecipare a uno stage presso un’azienda leader della moda socia della Fondazione Altagamma, che riunisce le migliori imprese dell’industria di settore. Per loro tre prove per mettere in gioco le loro abilitò creative e manuali: una tecnica (cucire un capo copiando un cartamodello), una di trasformazione (riciclare un vecchio abito per dargli nuova vita) e infine una di pura creatività. Alla fine di ogni puntata, il giudizio insindacabile sarà delle due giudici Elide Morelli (per cinquantatré anni sarta premiere della maison Valentino, ha cucito cappotti a Jackie Kennedy e Audrey Hepburn) e Cristina Tardito (direttore creativo del brand Kristina Ti e consulente delle maison più famose al mondo).

“Il format nasce dalla BBC britannica – spiega Laura Carafoli SVP Chief Contnet Officer Discovery – dove ha raggiunto, con il titolo The Sewing Bee,  la 13esima edizione. Giunge finalmente in Italia, terra di eccellenza nella sartoria e nella moda. La sartoria sta diventando un lavoro che appassiona le nuove generazioni, e Tailor Made dimostra come si può divertire ma al contempo ispirare i giovani.

Magari facendo loro riscoprire l’abilità manuale, in un mondo, quello digitale, dove si fa tutto con un dito”.

Più di mille adesioni, centocinquanta sarti amatoriali provinati, solo dieci scelti: “Tailor Made” punta alla qualità assoluta, selezionando sarti di ogni età e provenienza. Ognuno con la sua storia personale da raccontare. “Mi sono calato in questo programma armato di luoghi comuni e di un po’ di snobismo - conclude Tommaso Zorzi -  perché il mio interesse era solo per la moda, la parte finale del processo creativo. Per me la sartoria era mia nonna che cuciva a tempo perso, invece oggi so che dietro ogni grande stilista c’è un grande sarto. Pensavo di partecipare a uno show ispirato al film Il Diavolo veste Prada e ho ricevuto una bella lezione”. Uno dei punti di forza del programma è il realismo: “Le due giudici – spiega Zorzi – non sono personaggi televisivi, e la loro attitudine professionale ha relegato lo show in secondo piano. Vengono rispettate e temute dai concorrenti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA