Svolta Auditel, col 'superpanel' viene triplicato il campione di rilevazione

Svolta Auditel, col 'superpanel' viene triplicato il campione di rilevazione
Svolta Auditel, col 'superpanel' viene triplicato il campione di rilevazione
di Donatella Aragozzini
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Martedì 13 Giugno 2017, 08:48
Dati più attendibili e più precisi, con l’obiettivo di prendere presto in considerazione anche i dispositivi mobili, finora esclusi dalla rilevazione. È una vera rivoluzione, giustamente definita «svolta epocale», quella annunciata da Auditel, la società che da trent’anni a questa parte – dal dicembre 1986, per l’esattezza – fotografa il consumo di tv degli italiani, determinando pesantemente le scelte editoriali delle varie reti generaliste (e non solo): dal prossimo 30 luglio gli ascolti misurati non saranno più solamente quelli del “panel” di 5.700 famiglie già dotate di “people meter” ma quelli di un “superpanel”, un campione tre volte più ampio, di ben 16.100 famiglie, con 10.400 nuovi nuclei muniti di “set meter”.

Un dispositivo, quest’ultimo, «che funziona allo stesso modo ma non richiede “collaborazione” – spiega Raffaele Pastore, coordinatore del comitato tecnico di Auditel – in grado cioè di rilevare i consumi individuali in modo più automatico, grazie a un algoritmo che tiene conto delle abitudini di ascolto e delle caratteristiche socio-demografiche del panel. Questo ci consentirà di installare presto nuovi sistemi, i cosiddetti router meter, in grado di misurare anche i device mobili: il progetto sta per partire, stimiamo che avremo i primi dati test entro luglio dell’anno prossimo». Il campione, composto per il 9% da famiglie straniere, è stato completamente azzerato dopo l’incidente dell’ottobre 2015, quando un errore tecnico rese noti i nomi, segretissimi, delle famiglie dotate di dispositivo di rilevazione.

«Tutto il sistema – ricorda Pastore – reagì con grande senso di responsabilità e tempestività, sospendendo per quindici giorni la rilevazione dei dati e ripristinando completamente il panel: una scelta onerosa, anche dal punto di vista dell’immagine. Ma forse anche grazie a quell’episodio oggi abbiamo un campione non solo triplicato, ma anche radicalmente nuovo, le cui famiglie hanno un’anzianità al massimo di due anni. È il panel più giovane e più grande al mondo e il meglio orientato verso la prospettiva futura dei device mobili». Il prossimo obiettivo è dunque la misurazione degli ascolti anche su tablet, smartphone e altre piattaforme digitali, visto che i servizi on demand e in streaming, anche grazie all’arrivo di colossi come Netflix e Amazon, stanno conquistando una sempre più ampia fetta di pubblico «in un contesto televisivo sempre più frammentato».
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