Prix Italia 2020: è record di premi per la Rai

Duilio Giammaria
Duilio Giammaria
3 Minuti di Lettura
Venerdì 25 Settembre 2020, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 18:39
Si chiude con un successo per la Rai il 72° Prix Italia, il premio internazionale per Radio, Tv e Web, che si è svolto per il secondo anno a Roma. E si tratta del miglior risultato ottenuto dal Servizio Pubblico nelle ultime edizioni che proietta la Rai nell’Olimpo dei broadcaster mondiali.

Sul podio due prodotti innovativi: il primo podcast autoprodotto da Rai Radio3, “Labanof”, che vince come miglior Radio documentario e reportage e ottiene una Menzione speciale da parte della giuria Premio Presidente della Repubblica e “La mia jungla”, una produzione Rai Fiction che ottiene il Premio della sezione Web Fiction, cui si aggiunge la Menzione speciale del Premio Signis per “Senza Respiro” di Rai Documentari, il primo prodotto della nuova direzione costituita pochi mesi fa.
“Siamo particolarmente felici e orgogliosi di questo riconoscimento – ha commentato il Direttore di Rai Radio3, Marino Sinibaldi - Labanof tocca una delle pagine più sconvolgenti eppure tra le più manipolate o rimosse del nostro tempo. Il podcast, destinato a circolare sulle piattaforme più diverse, indica che la Rai è all'altezza di quello che sarà il futuro della Radio”.
“Labanof - corpi senza nome dal fondo del Mediterraneo” è la quinta puntata di una serie di podcast tutta dedicata al lavoro di Cristina Cattaneo e del suo team, scritta da Fabiana Carobolante, Daria Corrias, Giulia Nucci e Raffaele Passerini. Il Labanof è il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell'Università di Milano dove ogni giorno la professoressa Cristina Cattaneo con odontologi, biologi, archeologi e antropologi, lavora per restituire un’identità a chi, morendo, l'ha persa.
“La mia jungla”, la serie web originale di RaiPlay è stata invece concepita, prodotta e trasmessa in pieno lockdown per raccontare, con il linguaggio della commedia graffiante, iperbolica e diretta, le abitudini e le idiosincrasie di una famiglia italiana durante la quarantena.
“Con questa serie, Rai Fiction, insieme a Ruvido Produzioni e a Giovanni Scifoni - qui nella triplice veste di autore, regista e interprete - ha offerto una dimostrazione effettiva – è il commento del vicedirettore di Rai Fiction, Francesco Nardella – di come sia possibile trasformare la crisi in una grande opportunità creativa portando a compimento (da remoto!) un progetto innovativo, capace di far riflettere oltre la commedia come nella migliore tradizione italiana”.
Grande soddisfazione anche per Duilio Giammaria, direttore di Rai Documentari, che ha prodotto “Senza respiro”, Menzione speciale del Premio Signis al 72° Prix Italia.
Il doc premiato, andato in onda su Rai2, è un racconto della vita e delle emozioni di medici, infermieri e pazienti e della potenza traumatica dell’esperienza del Covid19 in Italia.
“È frutto del gruppo di lavoro di ‘Petrolio’ ora confluito nella Direzione Documentari – commenta Giammaria - che ha riunito con un lungo lavoro materiali RAI, PBS, ARTE insieme a quelli di filmmaker indipendenti”.
Per Giammaria “Senza respiro” rappresenta “un fulgido esempio di quanto si possano coniugare risorse interne e ottimi professionisti esterni per raccontare in presa diretta eventi non prevedibili, come il Covid19, che sta cambiando la storia dell’umanità”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA