Partita del Cuore, Aurora Ramazzotti difende Aurora Leone: «Il maschilismo esiste»

Partita del Cuore, Aurora Ramazzotti difende Aurora Leone: «Il maschilismo esiste»
Partita del Cuore, Aurora Ramazzotti difende Aurora Leone: «Il maschilismo esiste»
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Martedì 25 Maggio 2021, 13:31

Sta facendo discutere il caso di Aurora Leone e della Nazionale Cantanti, con l'attrice e componente dei The Jackal che sarebbe stata cacciata dal tavolo dei giocatori perché donna («Da quando in qua le donne giocano?», le avrebbe detto uno degli organizzatori). E a difendere Aurora è intervenuta Aurora Ramazzotti, che sui suoi profili social da tempo si batte contro le discriminazioni di genere: «È incredibile come l’irrefrenabile bisogno di prevaricare risulti necessario anche quando si sta facendo beneficienza», scrive Aurora in una delle sue stories di Instagram.

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«Anche laddove imporre la propria “superiorità” sembrerebbe superfluo agli occhi di un neonato, continua ad essere una necessità. Andando così ad oscurare lo scopo importante e portandosi le persone che partecipano ingiustamente giù con sé. C’è da dissociarsi ad alta voce e che non si dica più che il nostro è un Paese inclusivo: cose come questa succedono SEMPRE. La strada da fare è lunga. Il maschilismo esiste.

Solidarietà ad Aurora Leone», scrive la figlia di Eros.

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Papà Eros: «Non siamo sessisti né razzisti né omofobi»

E la presa di posizione di Aurora arriva quasi in contemporanea con quella di suo padre, storico componente della Nazionale Cantanti: «Noi non siamo sessisti e tantomeno razzisti o omofobi», dice Eros sulla sua pagina Instagram. «Noi della NIC non siamo stati coinvolti direttamente nella vicenda scaturita dal comportamento di due persone dello staff. Stavamo parlando tra di noi mentre cenavamo, abbiamo sentito delle voci alzarsi senza capire cosa stesse succedendo. Io ho provato a recuperare la situazione che era oramai precipitata».

«Domani mattina avremo un incontro con Aurora e Ciro per spiegare meglio la dinamica dell'avvenimento e scusarci pubblicamente dell'accaduto», continua Eros. «Noi non siamo sessisti e tantomeno razzisti o omofobi - sottolinea Eros - anzi, ognuno fa qualcosa per chi ha bisogno (da anni e in tempi non sospetti) sinceramente per un comportamento incauto di due persone dello staff, non possiamo passare per quello che non siamo. W sempre la solidarietà. W le donne che sono parte fondamentale della nostra vita».

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