Parita del cuore, la nazionale cantanti risponde ad Aurora Leone: «Siamo stati minacciati». Ma il post scompare dal web

Parita del cuore, la nazionale cantanti risponde ad Aurora: «Siamo stati minacciati». Ma il post scompare dal web
Parita del cuore, la nazionale cantanti risponde ad Aurora: «Siamo stati minacciati». Ma il post scompare dal web
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Martedì 25 Maggio 2021, 09:57 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 20:51

La nazionale cantanti, accusata di sessismo da Aurora Leone dei The Jackal, ha replicato alla comica con un post social che però è stato cancellato poco dopo. I responsabili hanno fatto sapere che rifiutano ogni forma di discriminazione e parlano di minacce, ma il post è scomparso dal web, mentre resta forte e chiaro quello di Aurora e di Ciro.

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«Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Bertè, Rita Levi di Montalcini, sono solo alcuni dei nomi delle tantissime donne che dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta, contro una compagine femminile), hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti», ha scritto qualcuno dello staff della nazionale sulla sua pagina Instagram, «Il nostro staff è quasi interamente composto da donne, come quest’anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della ‘Partita del cuore’. La Nazionale Italiana Cantanti non ha mai fatto discriminazioni di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle, tipo di successo e followers. C’è solo una cosa nella quale la Nazionale Cantanti non è mai scesa a compromessi: noi non possiamo accettare arroganza, minacce, maleducazione e violenza verbale dai nostri ospiti».

Non un post di scuse, quindi, ma di accuse, verso Aurora che a quanto lascia intendere il post avrebbe avuto un atteggiamento aggressivo e intimidatorio.

Le gravi accuse mancano però di esempi e riferimenti e forse, non a caso, il post è scomparso dal web poco dopo.

Restano invece i messaggi di Aurora e dei The Jackal, così come quello di Fedez che ha subito espresso la sua solidarietà alla ragazza e invitato il gruppo a organizzare una gara di basket. Resta l'indignazione di molti sul fatto che in quel momento, quando la Leone veniva allontanata e, di fatto, discriminata, nessuno dei presenti abbia fatto nulla per difenderla. 

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